«L’Italia è il secondo Paese al mondo verso cui la Francia vende più diritti di traduzione dei propri titoli. Il primo è la Cina» racconta Bernadette Vincent, responsabile dell’area libri e biblioteche della sede romana dell’Institut français. «Dei libri che vengono pubblicati ogni anno in Italia, circa 1.200 sono tradotti dal francese: un mercato di grande rilevanza per i nostri editori, e molto importante da sviluppare».
«Il BIEF è specializzato nell’export del libro francese all’estero e ogni anno dà luogo a questo tipo di iniziative rivolgendosi a un Paese diverso, significativo per la nostra editoria. Crediamo, infatti, che la cosa migliore che si possa fare per intensificare gli scambi tra le industrie del libro sia
far incontrare direttamente tra loro gli editori». Una dinamica già attivata e potenziata dalle fiere di settore, con
le loro aree diritti: «Quello che proponiamo noi, però, è
un focus specifico sulle relazioni franco-italiane, al fine di favorire una buona conoscenza reciproca e gli scambi che potranno venirne».
Quarantacinque editori francesi si muoveranno tra le due città (il 3 e il 4 luglio a Roma, il 5 a Milano) per incontrare gli editori italiani: di narrativa, saggistica, discipline umanistiche e sociali e di libri per ragazzi. Ma anche per visitare le nostre librerie, per confrontarsi con il nostro mercato editoriale e per conquistare una visione d’insieme sul mondo del libro in Italia.
«Al format più tradizionale – quello dell’incontro b2b tra gli operatori di settore, che li impegnerà il pomeriggio del 3 e la mattina del 4 a Roma e l’intera giornata del 5 a Milano presso il Palazzo delle Stelline – abbiamo pensato di aggiungere momenti alternativi di dialogo».
Così, la mattina di martedì 3 luglio, al Palazzo Farnese di Roma, sarà dedicata a illustrare il mercato e le tendenze editoriali in Francia e in Italia, con Nicolas Roche (direttore del BIEF) e Piero Attanasio (responsabile dei rapporti istituzionali di AIE). Per poi virare sui temi della promozione libraria, dagli interessi del pubblico agli strumenti da mettere in campo, con Virginie Migeotte (responsabile delle relazioni con le librerie, Bureau Virginie Migeotte), Isabella Ferretti (direttrice editoriale, 66thand2nd) e Carlo Galluci (direttore, Gallucci editore).
«Non è la prima volta che organizziamo questo tipo di eventi,
potendo peraltro contare sul supporto dell’AIE che conosciamo bene e con cui lavoriamo da molto. Nel 2015 ci eravamo rivolti
specificamente alla manualistica, prima ancora alla narrativa e alla saggistica». Quest’anno, la novità è che
l’incontro avrà un carattere globale: sia dal punto di vista degli editori e delle editorie che vuole intercettare, che rispetto alla rappresentazione del lavoro editoriale che vuole fornire agli operatori partecipanti. «E questo anche tenendo conto del
peso sempre maggiore che i libri per ragazzi hanno guadagnato sul mercato dell’import export editoriale: basti pensare che il 70% dei titoli francesi i cui diritti sono stati acquistati da editori italiani nell’ultimo anno sono libri per ragazzi e fumetti».
Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi sono responsabile del contenuto editoriale del Giornale della Libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
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