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Innovazione

#unlibroéunlibro per spronare Bruxelles: appello su Twitter al mondo del libro e della cultura

di Lorenza Biava notizia del 25 novembre 2014

La campagna #unlibroéunlibro, con la quale l’Associazione italiana editori si è fatta portavoce di un'istanza non solo italiana ma di dimensione europea per l’equiparazione dell’Iva dei libri digitali (oggi al 22%) e di carta (al 4%), entra oggi nella fase decisiva.
Proprio stamattina infatti si sono riuniti a Bruxelles i Ministri della Cultura dell’Unione europea con l’obiettivo di discutere del tema e produrre un parere in vista dell’Ecofin del 9 dicembre prossimo.
Il Governo e il Parlamento italiani nelle settimane passate si sono esposti dicendo «no» alla discriminazione tra carta e digitale e le notizie giunte da Bruxelles dopo la fine dei colloqui sono incoraggianti.
Il Ministro Dario Franceschini ha infatti dichiarato che « mentre normalmente in consiglio si entra con i documenti condivisi fino all'ultima virgola, oggi ci siamo andati con una discussione aperta sull'e-book. Sono emerse le differenze di posizioni che già si conoscevano, perché alcuni Paesi ritengono che non sia giusto affrontare con i Ministri della Cultura competenze che sono dell'Ecofin, ma alla fine il lavoro ha prodotto un testo che è passato all'unanimità e che spinge sul principio del sostegno alla lettura tenendo conto espressamente della differenza di trattamento che c'è tra libro di carta e digitale. Si tratta di un chiaro riconoscimento del fatto che questa differenza di trattamento debba essere superata».
A questo punto la palla passa dunque all’Europa e la campagna #unlibroèunlibro, che ha fatto dei social network il proprio canale d'elezione, non può che rivelarsi uno strumento essenziale per dimostrare l'impegno dell'Italia in questa battaglia per far sì che i Ministri della Cultura prima e quelli dell'Economia e i diversi Governi europei poi, facciano pressione affinché l'equiparazione fiscale tra e-book e libri di carta sia rivista dalla Commissione.
L'invito, come evidenzia il messaggio comparso oggi sul sito unlibroèunlibro.org, e a utilizzare Twitter per fare sentire la propria voce e per fare arrivare la richiesta di considerare finalmente gli e-book a tutti gli effetti dei libri anche ai decisori di Bruxelles. Per farlo basta scrivere a @EUCouncil @EU_Commission dal proprio profilo Twitter o cliccare sul banner presente sul sito (verrà inviato il tweet automatico «.@EUCouncil @EU_Commission: Italy says NO to ebook discrimination. What about Europe? #unlibroèunlibro»).
È evidente che quanti più autori, editori, lettori diranno il nloro no alla discriminazione degli e-book, maggiore sarà la forza della richiesta. E maggiore sarà la pressione.

Per approfondire: M. Polillo, Un libro è un libro, «Giornale della libreria», 11, novembre 2014, pp.12-13

L'autore: Lorenza Biava

Volevo fare l'astronauta, poi il dottore, ma un giorno di settembre ho iniziato a scrivere e la passione è diventata professione. Dalla cronaca di una città di provincia agli ultimi trend del mercato editoriale internazionale ho scritto e interpretato ben più di 50 sfumature di inchiostro (e di pixel!). Sono nerd per vocazione, amante delle serie TV e dei super eroi.

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