Per chi pensa che editoria e università siano mondi non comunicanti, destinati a viaggiare su due binari paralleli senza possibilità di confronto, c’è una novità: un progetto di ricerca coordinato dall’Università di Verona, con la partnership del consorzio interuniversitario CINECA e di Aie, è stato avviato nel 2015 al fine di promuovere la collaborazione fra atenei tramite la creazione di dottorati congiunti e la condivisione delle tesi di dottorato, ponendo al contempo le basi per lo studio delle problematiche connesse all’utilizzo dei file delle pubblicazioni degli editori all’interno degli archivi di ateneo.
L’iniziativa è intitolata Dottorato congiunto con enti di ricerca accreditati VQR e messa in condivisione delle tesi di dottorato tra Università degli studi di Verona e atenei partner secondo la politica Open Access con il contributo tecnico di CINECA attraverso la specializzazione del portale PLEIADI: a un primo sguardo complesso, il nome del progetto contiene già in nuce alcuni dei punti chiave sui quali si è focalizzato il lavoro. Dalle tesi di dottorato, che richiamano direttamente la produzione scientifica nella sua fase seminale, agli enti di ricerca, che la promuovono e sostengono, all’Open Access, tema trasversale, che sconfina dal mondo accademico e giunge al sistema editoriale, il quale a sua volta dà conto del lavoro di ricerca attraverso la pubblicazione dei risultati che ne derivano.
Il primo obiettivo è stato dunque favorire la condivisione delle attività di ricerca delle istituzioni che hanno preso parte all’iniziativa, attraverso la
connessione degli archivi universitari che contengono le tesi di dottorato; tali tesi sono disponibili in Open Access ed è possibile consultarne i metadati bibliografici sulla piattaforma
OpenTesi, progettata e sviluppata da CINECA.
In questo contesto che chiama in causa direttamente la gestione delle pubblicazioni accademico-scientifiche all’interno dei sistemi di ateneo, Aie – in collaborazione con il team di ricerca e sviluppo di mEDRA – si è occupata di studiare alcuni prodotti della ricerca e le loro relazioni con il sistema editoriale.
Il tutto sotto la guida dell’Università di Verona, che ha anche stimolato l’interazione e il dialogo fra editori e atenei, soggetti esterni al progetto ma direttamente coinvolti nei meccanismi che esso ha indagato.
Ora che il progetto si è concluso, il gruppo di lavoro ne pubblica i risultati con il Giornale della Libreria,
a cadenza settimanale fino al 18 ottobre: con la prima uscita di oggi è possibile
scaricare liberamente l’introduzione all’iniziativa a cura di
Maria Gabaldo dell’Università di Verona e la ricerca di
Piero Attanasio e Anna Lionetti di Aie e mEDRA sul mercato delle riviste scientifiche italiane. Lo studio raccoglie in particolare dati e analisi sulle riviste di scienze umani e sociali (ad accesso aperto e non), segmento rilevante nella comunicazione scientifica ma parco di bibliografia specifica, al contrario dei settori STM (Scientific, Technical and Medical).
Gli altri contributi che si susseguiranno nelle prossime settimane riguardano lo sviluppo di OpenTesi a cura di CINECA, l’indagine di Aie sulle policy Open Access e di utilizzo dei file delle pubblicazioni da parte degli atenei a confronto con le prassi in uso nel sistema editoriale e l’analisi di tale confronto dal punto di vista giuridico, alla luce delle norme sul diritto d’autore e sull’Open Access, a cura di Beatrice Cunegatti.
A sancire la chiusura delle attività del progetto, i contributi verranno raccolti in un unico volume successivamente alla Open Access week (che si terrà dal 24 al 30 ottobre). Obiettivo finale è costruire un terreno comune, un punto di partenza fondato anche su indagini quantitative e qualitative che possano contribuire all’analisi degli aspetti più critici che sorgono dal rapporto fra processi accademici e editoriali.
Laureata in Lettere moderne, lavoro nel settore editoriale dal 2010, inizialmente in casa editrice. Dal 2012, per AIE e poi per mEDRA, mi occupo di standard di metadati e progetti di ricerca e sviluppo tecnologico per l’editoria. Oltre a seguire, con il gruppo di lavoro mEDRA, le attività legate allo standard DOI, partecipo a progetti nazionali ed europei per lo sviluppo di nuovi servizi basati sull’interoperabilità fra banche dati e la gestione di informazioni bibliografiche, commerciali e sui diritti.
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