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Innovazione

Torna a Londra FutureBook, la conferenza dedicata al digital publishing

di C. Pelizzoli notizia del 6 novembre 2015


Per il quinto anno consecutivo Londra tornerà al centro dell’editoria digitale: il 4 dicembre, infatti, avrà luogo FutureBook, conferenza organizzata da «The Bookseller» che in un giorno concentrerà cinquanta speaker in svariate conferenze dedicate all’innovazione nel nostro settore.
Tra gli oratori più attesi ci sono Susan Jurevics (che sta rivoluzionando Pottermore), Stephen Page (che ha trasformato la Faber in una delle case editrici indipendenti più innovative sul fronte delle app), Charlie Redmayne (che fa da contraltare a Page, lavorando per una realtà altrettanto innovativa ma corporate, ovvero HarperCollins) e Annette Thomas (direttore scientifico per la nuova potenza del settore educativo-professionale Springer Nature); e molte aspettative sono riposte anche in Sandeep Mahal, fino a poco fa direttrice di BBC Arts e del progetto The Space (piattaforma creata per sviluppare e commissionare arte digitale), che ricoprirà la carica inedita di presidente generale della conferenza.
Tra i temi che saranno senz’altro toccati durante gli incontri ci sono la migrazione degli utenti dai device specifici agli smartphone, le start-up editoriali e gli enhanced e-book: temi piuttosto vasti che poi ogni relatore affronterà secondo il proprio personale punto di vista, permettendo così alla conferenza di offrire un alto numero di testimonianze ed esperienze concrete.
Ci saranno inoltre due appuntamenti «collaterali»: i FutureBook Award, undici premi dedicati alle eccellenze in ambito digitale, e l’Author Day, ovvero una conferenza dedicata alla figura dell’autore (e proprio per questo dedicata non soltanto a scrittori e aspiranti tali) in un momento storico in cui pubblicare diventa sempre più facile: tanto che, nel presentare il programma, si parla di «snowmakers in time of avalanche», cannoni sparaneve durante una valanga. Motivo per cui si è sentita la necessità di riflettere, in maniera approfondita e professionale, sul nuovo ruolo dell’autore e, di conseguenza, dell’editore.

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