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Innovazione

Manzoni e Marquez, anniversari in digitale

di E. Vergine notizia del 7 marzo 2012

«Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un'ampia costiera dall'altra parte; e il ponte, che ivi congiunge le due rive, par che renda ancor più sensibile all'occhio questa trasformazione, e segni il punto in cui il lago cessa, e l'Adda ricomincia, per ripigliar poi nome di lago dove le rive, allontanandosi di nuovo, lascian l'acqua distendersi e rallentarsi in nuovi golfi e in nuovi seni». Questo il noto incipit del primo vero romanzo della nostra letteratura del cui autore, Alessandro Manzoni, oggi ricorre il 227esimo anniversario della nascita. Il Doodle Google di stamani è un omaggio ai Promessi Sposi e ritrae – appollaiati sul logo del motore di ricerca rivisitato in stile barocco – i principali personaggi dell’opera: Fra Cristoforo, la monaca di Monza, Renzo e Lucia, Don Rodrigo e Don Abbondio. Un omaggio che certamente il Manzoni non si sarebbe mai aspettato, eppure da tempo il suo romanzo è reperibile in formato digitale: si pensi all’app, scaricabile gratuitamente da iTunes o all’ e-book in formato ePub, Pdf o Mp3 offerto da LiberLiber, solo per fare qualche esempio.
Ma, nell’empireo della grande letteratura, è tempo di anniversari non solo per l’Italia. Ieri Gabriel Garcia Marquez festeggiava i suoi 85 anni e oggi, la sua opera più famosa Cent’anni di solitudine, è stata resa disponibile sul web per la lettura in digitale al prezzo di 6 euro. Il libro è pubblicato in coedizione da Mondadori, che pubblica tutte le opere cartacee del padre di Macondo, e da Leer-e, una piccola casa editrice spagnola specializzata in edizioni digitali. Il best-seller andrà ad aggiungersi agli altri titoli di Marquez già reperibili in formato digitale: Racconto di un naufrago, Tutti i racconti, Vivere per raccontarla.
Sempre oggi inoltre avverrà il lancio, in occasione del Festival cinematografico di Guadalajara, del film Memoria delle mie puttane tristi, diretto dal regista danese Hnning Carlsen.
Questo 2012 è un anno importante per lo scrittore colombiano che ora vive nel suo ritiro a Città del Messico con la moglie Mercedes Barcha, perché ricorrono i 60 anni dalla pubblicazione del suo primo racconto e i 30 anni dalla consegna del Nobel per la Letteratura.
E se è vero che uno dei compiti più ardui per un autore è scrivere un buon finale per la propria opera, salutiamoci con quello che rimane uno degli explicit più memorabili di tutti i tempi, preso in prestito dal romanzo più noto del grande «Gabo».
«Tuttavia, prima di arrivare al verso finale, aveva già compreso che non sarebbe mai più uscito da quella stanza, perché era previsto che la città degli specchi (o degli specchietti) sarebbe stata spianata dal vento e bandita dalla memoria degli uomini nell'istante in cui Aureliano Babilonia avesse terminato di decifrare le pergamene, e che tutto quello che vi era scritto era irripetibile da sempre e per sempre, perché le stirpi condannate a cent'anni di solitudine non avevano una seconda opportunità sulla terra».

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