La Ian Fleming Publications, la compagnia amministratrice delle opere del famoso scrittore inglese, fa marcia indietro sui diritti per la pubblicazione in e-book dei libri della saga dell'agente 007.
Nel 2010 aveva infatti fatto notizia la scelta di pubblicare gli e-book di James Bond tenendo per sé i diritti digitali (escludendo la Penguin che pubblicava le stesse opere in formato cartaceo). Due anni dopo, la Ian Fleming Publications ha cambiato idea e ha venduto l’intero set di diritti (cartacei e digitali) a Vintage, marchio di Random House.
A restare a bocca asciutta proprio la rivale Penguin che all’epoca della firma del contratto non poteva certo immaginare lo sviluppo del formato digitale. Nel 2010 Corinne Turner dell’Ian Fleming Publications aveva dichiarato che «Penguin aveva ammesso di non possedere i diritti digitali ma, non per questo, non li avrebbe voluti. Con un brand così forte, noi eravamo sicuri che la gente avrebbe semplicemente voluto i libri. Il fatto di gestire in proprio il digitale, ci dà anche grande chiarezza nelle vendite: quali libri si stanno vendendo e dove».
Ora, per i prossimi dieci anni, sarà Vintage a occuparsi dei 14 titoli sull’agente più famoso al mondo grazie all’acquisto dei diritti per la lingua inglese in tutti i paesi al di fuori di Stati Uniti e Canada.
È sempre Corinne Turner a spiegare il cambio di rotta: «Quando abbiamo lanciato gli e-book nel Regno Unito, non abbiamo mai detto che ci saremmo tenuti i diritti per gli e-book per sempre. Per fare rendere i titoli di Fleming nel mercato odierno è necessario avere tutti i diritti per poter gestire il brand».
Chissà che quest'esperienza non faccia cambiare idea anche alla connazionale JK Rowling sugli e-book di Harry Potter…