Niente più libri nelle scuole della Corea del Sud. Entro il 2015 il governo di Seoul, spendendo una cifra pari a circa 2,4 miliardi di dollari Usa ha infatti intenzione di digitalizzare tutti i libri di testo in uso nelle scuole sud-coreane.
Accessibili anche su iPad e smartphone, i nuovi testi scolastici saranno conservabili e condivisibili i mediante una sorta di network cloud, in abbinamento alla banda larga. In questo modo la Corea del Sud sarà il primo Paese al mondo a dare la possibilità agli studenti di seguire lezioni anche non direttamente nelle aule, in caso di malattia o nella impossibilità dei giovani a recarsi negli istituti.
Le scuole elementari inizieranno questo processo nel 2014, mentre le medie e superiori un anno dopo. Nel 2012 i professori seguiranno dei corsi specifici sul tema per essere preparati alla rivoluzione degli e-book.
Intanto, sempre in Asia, a Singapore, i libri di carta sono già quasi un ricordo per numerosi istituti scolastici privati (nella foto il Collegio femminile di Nanyang) dove compiti e lezioni si (e)seguono on line. D’altronde Singapore, come pure più in generale il continente asiatico, è in cima alle classifiche mondiali per diffusione di tecnologie di accesso al Web (attualmente possiede un pc il 96% delle famiglie con figli) e si stima che a breve l’informatizzazione sarà quasi totale.