In Cina tutti comprano l’e-reader Bambook

Secondo i dati recentemente forniti dal popolare sito di e-commerce cinese Taobao, l’e-reader Bambook, creato da Shanda e lanciato neanche un anno fa, è da cinque settimane consecutive il più acquistato della categoria, con una quota sulle vendite totali che si attesta ormai al 37%, contro il 20% del suo maggiore concorrente, prodotto da Hanvon.
Bambook è un device basato sulla tecnologia dell’inchiostro elettronico, è dotato di slot per schede SD, connessione 3g e Wi-Fi e viene commercializzato a un prezzo di 999 yuan, corrispondenti a circa 150 dollari americani. Oltre al prezzo (Kindle con Wi-Fi e 3g viene proposto da Amazon a 189 dollari), l’altro grande punto di forza di questo e-reader è il vastissimo catalogo di titoli già disponibili in formato digitale, presenti in un numero che si aggira intorno ai 4 milioni. Shanda, che è una delle aziende leader del mercato cinese dell’intrattenimento e del digitale (molto presente ad esempio nel comparto dei videogiochi), ha realizzato anche un software specifico per Bambook, chiamato Ladder. Quest’ultimo, disponibile solo in cinese e la cui somiglianza grafica con iTunes è abbastanza marcata, permette sia l’acquisto dei libri dallo store di Shanda sia la gestione della propria biblioteca personale caricata su Bambook. Si tratta dunque di un modello di business integrato, che dimostra piena conoscenza e consapevolezza di quanto avvenuto negli ultimi anni in ambito occidentale.
L’e-book, partito in sordina nel potenzialmente sterminato mercato cinese, sta infatti bruciando le tappe e la Cina è già avviata a diventare la seconda potenza mondiale in termini di lettura digitale. E se è vero che Amazon sta progettando di sbarcare con Kindle anche sul suolo cinese, sicuramente troverà ad attenderlo una concorrenza agguerrita e attrezzata, costruita, per così dire, a sua immagine e somiglianza.