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Innovazione

Il consumo di dati mobili nel mondo

di Alessandra Rotondo notizia del 19 gennaio 2017

Come osserviamo ormai da qualche anno, sia la navigazione in rete che la fruizione di media digitali si stanno progressivamente spostando verso i dispositivi mobili. In mobilità si gioca e si legge, si guardano video, si visitano e aggiornano i social network e si fa shopping, ma si leggono anche e-mail e si lavora. Questo fenomeno ha senza dubbio dei risvolti interessanti e inevitabili. Nella gestione del tempo, per esempio, estendendo a momenti di stasi o di passaggio (le code, gli spostamenti sui mezzi pubblici) attività che non era pensabile svolgere lontani dalla propria scrivania (o dal proprio divano). E sicuramente nell’approccio che, tanto gli utenti quanto le aziende, hanno nell’avvicinarsi a prodotti e servizi, nel concepirli e nell’utilizzarli. D’altro canto la rivoluzione mobile, ormai un dato di fatto, non sarebbe stata possibile senza l’internet mobile. Qualche settimana fa la svedese Tefficient, società che si occupa della realizzazione di indagini di mercato per il settore delle telecomunicazioni, ha pubblicato un report sull’utilizzo dei dati mobili nel mondo. Ormai alla sua quattordicesima edizione, lo studio analizza le performance di trentadue Paesi, aggiornati per il momento al primo semestre del 2016.

La tendenza generale è senza dubbio quella alla crescita, ma con tassi che variano molto da una nazione all’altra. Una crescita veloce, ad esempio, caratterizza Paesi come la Lituania, la Turchia, l’Austria e la Corea, mentre il passo è decisamente più lento in Giappone, Singapore, Hong Kong e Ungheria. Con un consumo medio di 7,2 Gb per scheda Sim al mese, la Finlandia si riconferma il Paese con l’utilizzo di dati mobili più elevato al mondo. La Corea ha sorpassato la Svezia nel 2016 e, sulla base dei dati disponibili relativi al primo semestre, si piazza al secondo posto con un consumo medio di 3,8 Gb. Questa crescita è stata sicuramente sostenuta dall’introduzione, da parte degli operatori coreani, dei piani tariffari unlimited a partire dall’aprile 2014. Consumi in crescita anche in Austria, con un aumento del 56% sull’utilizzo dei dati mobili (tra il 2015 e la prima parte del 2016) che ha sospinto il Paese in quarta posizione. Appena sopra la Danimarca che – pur non offrendo agli utenti piani a consumo illimitato, ma solo soglie molto generose – ha conosciuto un incremento del 50% nell’utilizzo di dati mobili nei primi sei mesi del 2016.
All’estremo opposto, i Paesi caratterizzati dagli indici più modesti di consumo sono la Grecia, il Belgio, la Repubblica Ceca, la Romania, i Paesi Bassi, il Portogallo e la Germania. Sebbene esclusa dal novero degli ultimi, l’Italia non è molto lontana dalle soglie d’uso di questi Paesi. Anche se i livelli di utilizzo rimangono bassi, il grafico mostra che la crescita riguarda anche i Paesi con le performance peggiori, come nel caso della Lituania, della Turchia e della Francia. Ma si tratta in ogni caso di incrementi non tali da eguagliare quelli dei Paesi già caratterizzati da abitudini di consumo dei dati mobili più radicate.
Nelle rilevazioni degli anni precedenti Tefficient aveva spiegato il disinteresse mostrato da alcuni Paesi per l’utilizzo di dati mobili con la presenza di un efficiente servizio di wi-fi pubblico. Ma, alla luce delle osservazioni più recenti, la correlazione tra i due fenomeni si fa man mano meno ovvia: diversi tra i Paesi caratterizzati da tassi di crescita elevati hanno anche parallelamente sviluppato valide infrastrutture di wi-fi pubblico, come nel caso della Corea. Peraltro, diversamente da quello che si ipotizzava negli anni scorsi, non solo sono i Paesi già caratterizzati da consumi elevati a crescere nella scala dei giga, ma la diffusione della connessione mobile non disincentiva l’utilizzo delle reti fisse che, anzi, cresce proprio in quei Paesi con consumi di dati mobili più significativi.
 
Lo studio ha anche preso in considerazione le soglie medie raggiunte mensilmente dagli utenti di diversi operatori telefonici nei vari Paesi. Nell’area rossa troviamo gli operatori nei mercati prossimi alla maturità (come l'India, l'Egitto, la Cina e il Bangladesh) accanto a qualche «ritardatario europeo» (la Grecia, la Repubblica Ceca e la Germania), entrambi caratterizzati da soglie basse di utilizzo. All’altra estremità della scala, nell’area verde, troviamo gli operatori che totalizzano un utilizzo di dati mobili più intenso, con un podio composto da due finlandesi (DNA con 9,9 Gb al mese per Sim e Elisa che si ferma a 8,6) e uno austriaco (3 Austria, con 7,8 Gb). Tutti gli operatori italiani si collocano invece nella «terra di mezzo», con soglie mensili di utilizzo medio comprese tra 0,5 e 1,5 Gb per Sim.

L'autore: Alessandra Rotondo

Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi coordino il Giornale della libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.

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