Negli ultimi tempi Amazon non si è di certo fatta tanti amici nel settore editoriale. Oltre ad essere un competitor con cui tutti i membri della filiera devono, a vario titolo, fare i conti, l’editore Amazon Publishing a maggio aveva lanciato un segnale forte decidendo di distribuire i propri titoli in versione digitale solo attraverso il Kindle Store.
La reazione delle librerie indipendenti e di catena come Barnes & Noble era stata eloquente: se Amazon non concede i diritti delle proprie opere sia in versione cartacea che digitale, allora Amazon dovrà fare a meno di terze parti nella distribuzione dei libri cartacei. La mossa che ha annunciato la compagnia di Jeff Bezos punta verso la pacificazione o, meglio, verso una condizione in cui i «nemici» del colosso di Seattle non abbiano più scuse per distribuire i suoi libri. Sarà infatti varata una nuova collana (dodici biografie per l’esattezza), «disponibile in tutti i formati su tutte le piattaforme». A partire da giugno 2013 Amazon Lives – questo il nome della collana – sarà quindi disponibile non solo sul Kindle Store ma su tutti gli store on line. Sarà interessante capire come si comporteranno ora i vari Barnes & Noble, Indigo e le librerie indipendenti.
Nonostante non sia ancora chiaro se con questa mossa Amazon intenda poi rendere disponibili tutti gli altri titoli Amazon Publishing a catalogo, il principale assioma su cui verteva la contestazione viene a mancare. Ignorare l’iniziativa significa inimicarsi il più grande player editoriale, accettare le nuove condizioni, spianare la strada dell’editore Amazon. Quale delle due strade sia la peggiore, non è dato sapersi.