Hachette Livre ha lanciato Emile, una app (disponibile sia per Android che per iOS) che svela agli occhi del visitatore una città diversa da quella che può percepire a prima vista. Grazie a geolocalizzazione e notifiche pop-up, il servizio avvertirà il viandante quando si troverà in prossimità di un luogo storico, un café, un ponte, una strada, un teatro… un qualsiasi posto che sia stato descritto o che abbia fatto da sfondo alla scena di un romanzo ambientato nella capitale francese. Aprendo la notifica dallo smartphone, l’utente potrà leggere il passaggio emblematico, ascoltarlo declamato dall’autore o recitato da un attore della Comédie-Française, esplorando allo stesso tempo la dimensione narrativa e urbana della città.
Si percorrerà cosi il Boulevard de Rochechouart con L’ammazzatoio di Emile Zola, gli Champs-Elysées con Georges Simenon, la Place de Clichy o l’Avenue Simon Bolivar con le parole crude di Vernon Subutex .O, ancora, si attraverserà Rue du Faubourg-Montmartre ricordando Niente si oppone alla notte di Delphine de Vigan.
A rendere interessante il progetto è anche la sua natura collaborativa: gli utenti, infatti, potranno proporre luoghi e romanzi nuovi con i quali arricchire le geografie letterarie di Parigi. E interessanti potrebbero essere anche i risvolti commerciali – per il momento assenti – integrabili nel progetto. Non è difficile ipotizzare che, all’estratto letterario proposto ad hoc all’utente durante le sue esplorazioni urbane, possa essere collegato un pulsante per l’acquisto del titolo, o un semplice link a uno store esterno. Infatti quella del marketing emozionale, dell’acquisto facilitato da una contingenza capace di sollecitare la sfera del privato, è una tendenza ormai consolidata, che prodotti emozionalmente densi come i libri dovrebbero sempre provare a percorrere.
Le app come Emile non sono una novità. Da Squirl, fortemente orientata al turismo librario, a Poetic Places che, in collaborazione con la British Library, propone un’esplorazione culturale di Londra; passando per la mappa letteraria dell’Italia di Cityteller e la «cartografia culturale» di San Sebastián (Spagna) proposta dal progetto Keograd. Spostandosi dall’on all’offline, ma restando nell’ambito della valorizzazione del tessuto culturale e narrativo della città, i ragazzi di Piedipagina propongono passeggiate tematiche alla scoperta della Milano editoriale, tra letture, visite, aneddoti ed esplorazioni dei luoghi dove i libri prendono vita.
Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi coordino il Giornale della libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
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