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Innovazione

EDRLab, «a game of e-books»

di Laurent Le Meur notizia del 7 settembre 2016

Chi ha guardato Il trono di spade conosce l’alleanza tra i signori della guerra e il popolo libero contro il pericolo mortale degli Estranei. La storia dell’EDRLab è più o meno la stessa… ma senza sangue.

Circa il 75% del mercato dell’editoria digitale statunitense è al momento dominato da Amazon, con un formato proprietario e un ampio catalogo accessibile soltanto con specifici strumenti per la lettura: un puro modello di vendita «lock-in». I quattro altri principali rivenditori online (Apple, B&N, Kobo e GooglePlay) comprendono la quasi totalità del resto del mercato digitale negli USA.
Questo fenomeno si sta sviluppando anche in Europa, e la Gran Bretagna è la più colpita finora, e molti professionisti europei pensano che «l’inverno sta arrivando». Ma il popolo libero per molto ha lavorato su delle alternative e insieme puntano a creare il regno dell’EPUB 3.

EPUB3

In breve, EPUB (sigla che indica «pubblicazione elettronica») definisce un insieme di strumenti per il confezionamento di contenuti multimediali per la distribuzione in un unico formato, di cui l'EPUB 3 è la terza versione.
Le pubblicazioni EPUB si basano su tecnologie Web:

  • HTML5 per strutturare i testi, gestire le immagini, gli audio e i video;
  • CSS3 per una resa appropriata dell’HTML;
  • Javascript per ottenere effetti dinamici;
  • XML per strutturare i dati;
  • MathML per codificare le formule matematiche come XML;
  • SVG per codificare le immagini come XML;
  • In più, immagini ingrandibili e video nei formati standard.

Oggi, l’EPUB è scelto come formato d’uso per e-book, riviste digitali, fumetti digitali, libri di testo con un ricco layout, ricchi di funzionalità per i media e l’interattività, e comprende un vasto supporto per l’accessibilità. Si suppone che un giorno, l’EPUB rimpiazzerà il PDF per la pubblicazione di qualunque moderno contenuto digitale, che sia educativo o di marketing.

Popolo libero: W3C, IDPF e Readium

Dunque, una pubblicazione EPUB 3 è, di base, del contenuto Web impacchettato. Il W3C (World Wide Web Consortium) ha creato questi open standard per essere usati sul Web, e l’IDPF (International Digital Publishing Forum) – un’organizzazione no-profit creata nel 1999 con più di 300 membri nel mondo – ha riutilizzato questi strumenti per creare EPUB 3 come un formato standard aperto e promosso dal settore per le pubblicazioni digitali.

Il progetto Readium è stato creato nel 2013 da alcuni membri dell’IDPF, per la maggior parte sviluppatori di app, che volevano creare una prova di concetto per un lettore di EPUB 3, scritto interamente in JavaScript. Un secondo progetto open source è stato progettato per creare un parser ottimizzato per gli EPUB 3 scritto in C++.

Questi progetti si sono evoluti, ed è stata creata la Readium Foundation, e oggi Readium è sia un kit di sviluppo software per applicazioni nate per il mobile (iOS, Android), sia un semplice lettore integrato in una pagina Web. 
I progetti Readium sono open source, ovvero chiunque è libero di proporre codici, sottoporre problemi, proporre correzioni di bug, usare i codici. Per mantenere una certa e giusta equità di trattamento tra le diverse persone che usano Readium, chi fornisce dei codici li può ricevere gratuitamente, e chi non ne propone ma ne fa un uso commerciale deve pagare una tariffa. Questa si definisce doppia licenza.
 

EDRLab, uno spin-off dell’IDPF e di Readium

Nel 2014 era chiaro che i membri dell’IDPF e della Readium Foundation venissero da diversi continenti, ma c’era ancora una problematica mancanza di visibilità sia per l’EPUB che per Readium al di fuori degli Stati Uniti. 
Si decise quindi di far conoscere il progetto in Europa, con tre obiettivi:

  1. Promuovere l’uso del formato EPUB e delle tecnologie Readium in tutta Europa;
  2. Accelerare lo sviluppo di software ad alta prestazione e gratuiti per la lettura su tutti i device;
  3. Dedicare delle risorse agli sviluppi open source di Readium.

Evitando la trappola di una struttura «sovrana», la nuova organizzazione chiamata EDRLab (European Digital Reading Lab) si è proposta come quartier generale sia dell’IDPF che di Readium, offrendo un’immediata visibilità e accesso a una numerosa comunità di sviluppatori esperti.

L’unione fa la forza

Il settore editoriale francese ha preso il comando, e ha deciso di unirsi e promuovere la creazione di questo laboratorio in Francia. L’idea divenne realtà nel luglio 2015: Parigi è stata scelta tra molte città europee per ospitarlo; Cap Digital, il cluster francese di imprese per i contenuti e servizi digitali, si è offerto di ospitare la struttura.

Molte fate si sono chinate sopra la sua culla, inclusi i più influenti editori francesi (Hachette, Editis, Madrigall, Media Participations), il Syndicat national del’édition (ovvero l'associazione degli editori francesi), il Cercle de la Librairie, il Centre National du Livre e lo Stato francese. Oggi l’EDRLab conta 37 membri, inclusa la maggior parte dell’industria libraria francese e alcune interessanti aziende europee: Deutsche Telekom (creatore di Tolino, ecosistema e-book tedesco di successo), Sony DADC (creatore di un nuovo DRM commerciale per e-book) e Bokbasen (il maggior distributore digitale in Norvegia).

Gli obiettivi di EDRLab

Il fatto importante è che i membri fondatori dell’EDRLab, in competizione tra loro, hanno avuto la saggezza di creare uno spirito di cooperazione tecnologica secondo scopi comuni pragmatici ma ambiziosi: favorire la libertà di scelta per la creazione, la distribuzione e il consumo di e-book e altri contenuti digitali, assicurandosi che le pubblicazioni siano perfettamente accessibili anche per chi ha difficoltà visive, promuovendo l’innovazione aperta in Europa.
Le nostre parole chiave attuali sono:

  • Comunicazione
  • Innovazione
  • Ubiquità
  • Protezione

Comunicazione

Un’importante obiettivo dell’EDRLab è la promozione dell’uso dell’EPUB in Europa.
All’EDRLab può già essere accreditato un evento importante: l’EPUB Summit 2016 è stato organizzato velocemente e tenuto nella libreria Mollat, a Bordeaux. Centotrenta persone appartenenti al settore editoriale europeo e a quello Web hanno portato avanti dei dibattitti nel corso dei due giorni d’aprile, e hanno espresso entusiasmo per l’iniziativa. Tanto che l’anno prossimo ripeteremo l’esperienza in una città europea ancora da definire.

Innovazione

L’EDRLab desidera anche lavorare su progetti innovativi, come il progetto europeo LabBook-21, incentrato sull’evoluzione dei principi educativi («il maestro come un allenatore»); questo progetto è stato recentemente presentato per il programma H2020, in collaborazione con altre organizzazione europee, come il CWI (l’istituto di ricerca nazionale olandese) e NTR (emittente pubblico olandese), e permetterebbe nuove sperimentazioni per l’EPUB in funzione del settore educativo, usato come mezzo di distribuzione per pubblicazioni multimediali e per le interazioni degli studenti.

Protezione

La gestione dei diritti digitali è un argomento controverso nel campo del popolo libero, ma è chiaramente obbligatorio per rendere effettivi i modelli di business come i prestiti delle biblioteche pubbliche. Benché il kit per lo sviluppo di software di Readium sia «agnostico» nei confronti dei sistemi di gestione dei diritti digitali che potrebbero proteggere i contenuti EPUB 3, molti membri di Readium hanno deciso di creare un ecosistema DRM no-profit che permetterebbe al kit di sviluppo software di diventare un’alternativa reale al kit di Adobe e al suo DRM sul mercato editoriale.

Tra i progetti di EDRLab in corso, il progetto per il DRM Readium LCP (Licensed Content Protection) è indubbiamente uno dei più importanti in termini di mole di lavoro e di potenziale impatto sul mercato. Il lancio di questa tecnologia dovrebbe avvenire verso la fine del 2016; gli sviluppi tecnici sono partiti, si stanno gestendo le questioni contrattuali e le problematiche legali, e si sono organizzati regolarmente dei workshop per assicurarsi il successo del Readium LCP in Europa.

Ubiquità

Ci sono ottime app mobile basate su Readium (ad esempio Bluefire, statunitense, e Mantano, francese). E ora c’è un’app mobile open source creata dalla New York Public Library, Library Simplified, che presto verrà migliorata con un supporto per il DRM Readium LCP, con l’aiuto dell’EDRLab.
Ma al momento non c’è alcuna applicazione per la lettura digitale su desktop (Windows o Mac) che si basi su Readium. Su MacOS, iBooks è associato all’Apple store. Sui PC, principalmente si può scegliere tra una vecchia applicazione Adobe (ADE) e un’applicazione open source per la gestione degli e-book (Calibre).

L’EDRLab dunque sta lavorando a un’applicazione per la lettura digitale su desktop (come al solito open source) che sarà utilizzabile su MacOS, Windows e Linux, e applicherà il DRM Readium LCP.

Accessibilià

Questo prodotto si occuperà anche di accessibilità. Accessibilità significa, ad esempio, avere la possibilità di ascoltare una voce (naturale o sintetica) sincronizzata col testo evidenziato sullo schermo (media overlays, stratificazione di media), ed essere in grado di spostarsi da capitolo a capitolo con un tasto (o a voce). Le app accessibili non saranno utili solo per i non vedenti; pensate alle macchine che si guidano da sole, che userete tra qualche anno; vi concentrerete al 100% sulla lettura di un libro di carta, o preferireste ascoltare un e-book mentre tenete un occhio sulla strada?

Conclusione

Gli standard collaborativi forniscono l’olio che elimina la frizione, dando forma a un futuro dove l’interoperabilità, l’affidabilità, l’adattabilità e la libertà di scelta offrono una giusta risposta agli ingiusti monopoli.

Il Piano per la strategia per il mercato digitale unico europeo (pubblicato a maggio 2015), vuole «incoraggiare la competitività del settore attraverso l’interoperabilità e la standardizzazione»: l’EDRLab, un piccolo team per lo sviluppo open source e per la standardizzazione, è orgoglioso di prendere parte a questo impegno.



Questo articolo è stato pubblicato originariamente in lingua inglese su Smart Book (TISP). Traduzione di Camilla Pelizzoli.

L'autore: Laurent Le Meur

Laurent Le Meur al momento è il Chief Technology Officer di EDRLab. È un Ingegnere laureato all'École centrale de Marseille, in Francia. È stato uno sviluppatore di software di successo, un prohect manager, poi a capo del reparto Ricerca & Sviluppo per Agence France Press, un'agenzia di stampa globale; presidente del News Architecture WP presso l'IPTC (il corpo per gli standard internazionali per il settore della stampa); responsabile di software engineering per AlloCiné, un sito francese d'intrattenimento molto frequentato; consulente per una piattaforma Web/mobile multilingue di video on demand.

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