
In un articolo pubblicato sul «GdL» di febbraio (
Anno uno, «GdL» febbraio 2012, E. Vergine) avevamo intervistato i maggiori operatori del settore degli e-book in Italia a proposito dell’evoluzione del mercato del libro digitale. Tutti condividevano la stessa impressione a proposito dell’Iva: la
disparità di trattamento tra prodotto cartaceo e prodotto digitale è da considerarsi iniqua soprattutto alla luce del minor impatto ambientale che i libri elettronici hanno rispetto a quelli «fisici». Ma sarà veramente così?
Nel 2008 abbiamo riferito i risultati di un interessante rapporto del Book industry study group (Bisg) dedicato allo studio dell’
impatto ambientale dell’industria editoriale negli Stati Uniti e volto in particolare a quantificare il peso della filiera produttiva (tradizionale) sui cambiamenti climatici (
Editori Usa al verde, «GdL» luglio-agosto 2008, P. Mazzucchi).
Sull’impatto di e-book ed e-reader sull’ambiente invece finora non esistevano studi altrettanto dettagliati. Finora. Su
treehugger.com. è possibile trovare un esauriente riassunto dei risultati di diversi studi condotti per verificare se effettivamente la tecnologia e-book è maggiormente sostenibile, in termini di inquinamento, rispetto a quella del libro cartaceo. La risposta non è scontata come sembra.
Ora, se un
lettore medio legge all’incirca 6-7 libri all’anno, in termini di emissioni di CO2 è possibile stimare che i volumi tascabili cartacei abbiano un
impatto di 26 kg di CO2 contro gli appena 70 grammi dei libri elettronici.
Tuttavia, se a queste quantità sommiamo l’inquinamento che consegue alla produ
zione di device come e-reader e tablet (indispensabili per leggere in digitale) i dati cambiano, e di molto. Si pensi che un apparecchio come il
Kindle o l’iPad, in 5 anni di utilizzo, arriva a
130 kg di CO2.
Un valore molto alto soprattuto se pensiamo che alla fine del 2011
Amazon ha annunciato di essere arrivata a vendere
oltre un milione di Kindle a settimana mentre
Apple dichiarava che dalla nascita dell'iPad allo scorso anno aveva venduto oltre
40 milioni di tablet. Oggi, secondo
una recente ricerca di Pew un americano su quattro possiede un e-reader o un tablet. Risultati del genere (per chi volesse addentrarsi nell’argomento più in profondità rimandiamo anche al sito
The millions) fanno riflettere e porteranno certamente lettori ed editori a fare le dovute valutazioni.