
Secondo i dati pubblicati nello
Statistics Yearbook dalla Publishers Association, l’associazione degli editori del Regno Unito,
il mercato editoriale britannico è rimasto praticamente stabile nel corso del 2014. Il fatturato complessivo del settore (comprendente i ricavi derivanti dall’editoria cartacea, da quella digitale e dal settore dei periodici) infatti, è pari a
4,3 miliardi di sterline e coincide con il valore rilevato l’anno precedente.
Al di là di questo dato, però, è interessante analizzare più nel dettaglio come si sono mossi i vari segmenti. Se
le vendite dei libri di carta sono diminuite del 5% nel corso dell’anno, portandosi a un valore di 2,7 miliardi di sterline, quelle dei prodotti digitali, invece, hanno registrato un
incremento dell’11%, con un fatturato però di 563 milioni di sterline, tale quindi da
non riuscire a bilanciare le perdite del settore cartaceo. Se si considerano solo le vendite degli e-book, inoltre, il fatturato è aumentato del 6,8%, manifestazione evidente di quello che sta avvenendo anche negli Stati Uniti: le vendite degli e-book stanno sì crescendo, ma con un tasso che via via sta diminuendo di anno in anno a partire dal 2010. Tra il 2010 e il 2011, quando il mercato era agli albori, il tasso di crescita è stato del 375%, l’anno seguente del 134%, mentre tra il 2012 e il 2013 si è attestato intorno al 18%.
Tornando ai dati della Publishers Association, nell’ambito dell’editoria tradizionale, sia la narrativa che la saggistica hanno registrato una contrazione pari al 9%, mentre la
vendita di libri per bambini è stata particolarmente forte nel corso del 2014, aumentando infatti dell’
11%.
Un settore che sta diventando sempre più importante per gli editori inglesi è quello dell’
export che rappresenta il
44% del fatturato totale del mercato editoriale, nonostante le vendite all’estero siano diminuite dell’1%. La principale area commerciale per i libri inglesi resta l’
Europa con il 37% delle vendite totali in valore, nella quale, però, si è registrata una riduzione del 6%. Mercati emergenti per l’editoria britannica sono in particolare l’
Asia orientale e quella meridionale, verso le quali le vendite sono invece aumentate del 4%.
Due aspetti interessanti delle statistiche rese note dalla Publishers Association sono anche la
forte spinta al digitale nell’editoria accademica/professionale e l’
aumento del fatturato dei periodici.
Per quanto riguarda il settore accademico/professionale, infatti, nonostante le vendite dei libri cartacei siano diminuite dell’1%, quelle dei formati digitali sono aumentate del 17%, con un fatturato quasi raddoppiato rispetto al 2010.
Il fatturato di riviste e periodici ha invece subito un incremento del 3% rispetto al 2013.