In un momento sicuramente difficile per il mercato del libro e della lettura (tutti i dati aggiornati, lo ricordiamo, verranno resi pubblici durante l'incontro Cosa tiene accese le stelle? Editori e lettori dopo tre anni di segni meno che si terrà al Salone internazionale del libro di Torino, venerdì 9 maggio alle ore 10.30 in Sala Blu) può stupire che due ragazze, Serena Baccarin e Marianna Bonelli, decidano di investire in cultura e dare vita ad una casa editrice, per di più digitale, come la BaccarinBoox. Ne abbiamo parlato con Serena Baccarin, oggi editrice digitale nonchè assidua collaboratrice del «Giornale della libreria» per il quale segue il mondo delle librerie e della distribuzione.
Sia lei che Marianna Bonelli siete molto giovani, cosa vi ha spinto ad aprire una casa editrice in un momento così difficile per il mercato?
Alla base di BaccarinBoox, casa editrice e service digitale editoriale, c’è il desiderio di conferire concretezza e continuità a un percorso professionale che, per entrambe, è profondamente legato al mondo del libro e della promozione della lettura, unitamente a un forte interesse per il digitale e le sue potenzialità. Le cifre del mercato di questi tempi non sono certo incoraggianti, si assiste a una generalizzata contrazione dei consumi culturali, ma gli stessi numeri testimoniano che, per contro, l’unico dato di crescita lo si ritrova tra i lettori di e-book, il nostro target appunto. Un’età giovane per noi è sinonimo di sana incoscienza, di entusiasmo e attenzione per una realtà in continua trasformazione, nonché garanzia di flessibilità.
Qual è il vostro percorso professionale?
Marianna si è sempre occupata di comunicazione e social media management per editori e aziende, di eventi e promozione culturale, specialmente attraverso l’associazione Spritz Letterario® di cui è presidente. Io nasco come libraia all’interno del Gruppo Galla 1880, con il quale collaboro ancora, nella nuova realtà Galla+Libraccio. Ho un master in Editoria libraria con conoscenza delle tecnologie digitali e alle spalle diverse esperienze in case editrici. Le competenze acquisite in questi percorsi, ci consentono oggi di reinterpretare il nostro ruolo di editrici e di offrire una gamma di servizi editoriali orientati, in particolar modo, allo sviluppo tecnologico e alla promozione digitale.
Come mai la scelta di puntare sul digitale?
Riteniamo che il digitale oggi stia esprimendo solo in parte il suo potenziale, siamo incuriosite dagli scenari futuri e dalle nuove opportunità che si potranno cogliere. Indubbiamente la scelta dell’e-book ha il vantaggio di una distribuzione globale e capillare e di una notevole riduzione dei costi e dei rischi, a fronte però di ricavi più contenuti su base unitaria. Ad oggi, per quanto crescano in numero acquirenti e lettori digitali, permangono resistenze e un diffuso analfabetismo tecnologico e informatico, cui si deve far fronte accompagnando il lettore in quello che è un vero e proprio cambiamento culturale.
Come si articola il vostro piano editoriale e su quali generi/autori/storie avete scelto di puntare?
Al momento il nostro catalogo si compone essenzialmente di opere di narrativa di scrittori esordienti e autori provenienti dall’editoria tradizionale. Puntiamo soprattutto sulle forme brevi, siano esse raccolte di racconti o romanzi costituiti da veri e propri post. È una scelta progettuale di tipo trasversale che affronta diversi generi letterari, dalla fiction sulla vita metropolitana di Cadorna non è una fermata, alle testimonianze via Web dei sopravvissuti all’apocalisse zombie di The Survival Diaries, di cui a giorni pubblicheremo la seconda stagione. Parallelamente stiamo lavorando a una collana di opere minori di autori classici, spesso irreperibili in formato cartaceo e riproposte in nuove traduzioni, e ad alcuni titoli di saggistica, spunti di approfondimento culturale e sociale.
Il vostro catalogo strizza l’occhio ad autori già noti sul Web. Quanto può aiutare la rete a scoprire talenti e a promuoverli?
Da Internet arrivano spesso suggestioni interessanti e progetti letterari di successo, capaci di creare un vero e proprio seguito. Tra i nostri obiettivi c’è quello di mantenere uno sguardo sempre attento al Web, tanto da aver creato una collana dedicata. Dai tempi dei primi blog, la condivisione e la promozione della scrittura si sono evolute, trovando nuovi canali di diffusione nei social generici e specializzati, vera e propria vetrina per autori. Dal punto di vista editoriale Internet restituisce una prima misura del gradimento del testo e permette di rintracciare nuovi segmenti di mercato, fermo restando che, per quanto concerne la qualità dei contenuti, tanto più è abbondante il pescato, tanto è opportuno allentare le maglie della rete.