È stato presentato ieri durante la conferenza annuale Apple iCloud, il nuovo servizio «sulla nuvola» destinato a tutti gli utenti dei prodotti dell’azienda di Cupertino.
Il servizio, inizialmente gratuito e poi offerto al prezzo di 24,99 dollari all’anno, permetterà agli utenti di caricare on the cloud - per il momento - fino a 5Gb di materiali (dalle proprie app a brani musicali, dai filmati agli appunti) avendoli a disposizione, di fatto, sempre e ovunque.
La cloud è al momento disponibile per iBooks, iTunes, e Calendars. Giusto per fare un esempio: da oggi per ascoltare sul proprio iPhone una canzone acquistata o presente nella libreria del proprio pc basterà accedere allo store con il proprio account sincronizzando così automaticamente la propria raccolta. I proventi in questo caso verranno divisi tra tutti gli operatori: case discografiche, Apple (che come per le applicazioni prenderà il 30%), editori musicali (12%) ed artisti.
Una rivoluzione, quella della nuvola, in qualche modo anticipata già da Google ma, come spesso accade quando si parla di Apple, solo con l’ingresso dell’azienda di Cupertino rea davvero tangibile in tutta la sua novità.