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Il mercato del libro di varia nel 2023: Giovanni Peresson (AIE) presenta i dati

di Redazione notizia del 12 febbraio 2024


L’Associazione Italiana Editori ha recentemente rilasciato l’analisi di mercato sull’editoria trade nel 2023, realizzata in collaborazione con Nielsen BookScan e IE Informazioni Editoriali. Giovanni Peresson, responsabile dell’Ufficio studi AIE, ci spiega nel dettaglio la ricerca, soffermandosi su alcune interessanti considerazioni.

«Nel 2023 la spesa complessiva del pubblico per i libri di varia è stata di 1,697 miliardi di euro. Rispetto all’anno precedente si registra un valore positivo, quasi un +1%, che corrisponde a circa 14 milioni di euro di spesa in più. I valori si riferiscono a prezzo di copertina e non includono l’editoria scolastica» ricorda Peresson. «Per quel che riguarda le copie, assistiamo invece a un leggero calo sul 2022, un -0,7%, che tradotto in termini assoluti corrisponde a 800 mila copie in meno comprate dai lettori. Ciò si spiega con un ritocco del prezzo medio di copertina del venduto: nel 2023 è stato di 15,17 euro, in aumento dell’1,5% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, se confrontiamo questo dato con l’andamento dell’indice dei prezzi a consumo – aumentato del 5,7% nel 2023 – vediamo come gli editori abbiano cercato di incorporare all’interno del prezzo del libro tutti gli aumenti degli altri costi da sostenere per la produzione editoriale» continua.

«Produzione che, come notiamo dall’indagine, è tornata a crescere, segnando un +5% rispetto al 2022, con circa 3.286 titoli in più pubblicati nel 2023. Ricordiamo che in questi dati non vengono conteggiati i libri autopubblicati» commenta Peresson. «In generale, per quel che riguarda la spesa mensile dell’anno, il 2023 è stata la fotocopia del 2022, con un mese di dicembre significativamente importante che ha segnato un +3,2% sull’anno precedente, dimostrando come il libro sia tornato a essere un elemento cruciale nelle logiche del regalo natalizio».

La ricerca di AIE analizza anche il peso del cosiddetto digitale di varia, che comprende e-book e audiolibri. Tenendo conto anche del digitale, complessivamente il comparto dell’editoria di varia arriva a valere 1,806 miliardi. Ma gli italiani preferiscono ancora la carta: e-book e audiolibri rappresentano solo il 6% del mercato complessivo.
E per quel che riguarda i canali di vendita dei libri? L’indagine mostra che le quote di mercato delle librerie fisiche, che rimangono il primo canale di vendita, migliorano leggermente rispetto al 2022, passando dal 53,5% al 54,7%. Subisce, invece, un lieve ridimensionamento la quota delle librerie online, che si stabilizza a un 41% circa. Per la prima volta, nel 2023, la grande distribuzione – che aveva segnato, negli anni precedenti, dei cali nel valore del venduto – recupera in minima parte.

 «Se guardiamo ai top dieci del 2023, ovvero i titoli più venduti nel mercato editoriale italiano, notiamo come sette titoli su dieci siano di autrici e autori italiani. Inoltre, è importante sottolineare che tra il primo in classifica dei best seller, Spare del Principe Harry (Mondadori), e il secondo, La portalettere di Francesca Giannone (Nord), ci sono poche migliaia di copie» spiega Peresson. «Il romanzo italiano ha condizionato l’andamento del mercato del libro nel 2023: messo a raffronto con gli altri generi, in termini di spesa degli italiani e di incremento rispetto al 2022, vediamo che la narrativa italiana raggiunge il risultato migliore, con un +7,2% sull’anno precedente. A crescere anche la manualistica, la saggistica generale e di divulgazione e la letteratura per bambini e ragazzi, mentre sono in calo la saggistica specialistica, i fumetti e la narrativa straniera» conclude.

L'indagine AIE è scaricabile qui.

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