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Fiere e saloni

The Bookseller Children’s Conference. Agevolazioni per i soci AIE

di Antonio Lolli notizia del 3 settembre 2019

Attenzione, controllare i dati.

«Un’occasione che consentirà agli editori italiani di conoscere il mercato del libro per ragazzi in Uk e realizzare nuove possibilità di scambio con le realtà inglesi attive nel settore ». Con queste parole Charlotte Eyre, children’s editor di «The Bookseller», racconta l’importanza che la partecipazione alla Bookseller Children’s Conference potrà avere per le case editrici italiane attive nell’ideazione, realizzazione e pubblicazione di libri per bambini e ragazzi.
Ma andiamo con ordine. La Bookseller Children’s Conference è la conferenza organizzata per il secondo anno consecutivo da «The Bookseller» – la nota rivista inglese dedicata ai professionisti del settore editoriale – che si terrà lunedì 23 settembre nel County Hall di Londra.

L’obiettivo degli incontri, che si alterneranno nel corso della giornata, è quello di mostrare la ricchezza dell’editoria per ragazzi made in Uk agli operatori del settore editoriale, sia inglesi sia internazionali. Una panoramica dei aspetti più innovativi e dei temi di maggiore attualità per l’intera filiera: dalla realizzazione concreta del libro alle strategie di marketing, dall’ideazione di contenuti dedicati ai ragazzi con bisogni educativi speciali al ruolo delle librerie e delle biblioteche. «La scelta degli speaker di quest’anno – continua Charlotte Eyre – mette in evidenza l’ampia articolazione del programma. Ne sono un esempio Catherine Bell, co-managing director di Scholastic UK (uno dei maggiori gruppi editoriali a livello mondiale) e Cressida Cowell, autrice inglese di libri per ragazzi, conosciuta anche in Italia per la serie Le eroiche disavventure di Topicco Terribilis Totanus III. Il nostro obiettivo è fare in modo che le persone che parteciperanno possano uscire dalla conferenza ispirate da nuovi stimoli e da nuove idee da utilizzare per arricchire la loro attività».

La partecipazione alla conferenza è agevolata per i soci AIE. Grazie infatti alla nuova collaborazione instaurata tra AIE e «The Bookseller», i soci AIE possono beneficiare di uno sconto del 20% sulla quota di partecipazione. Lo sconto sarà estendibile anche per la conferenza successiva organizzata sempre da «The Bookseller»: FutureBook, in programma venerdì 29 novembre, che riguarderà come ogni anno il futuro digitale del libro, dedicando un’attenzione particolare allo sviluppo dei contenuti audio.




Il mercato britannico è da sempre uno dei più floridi a livello mondiale, sia in termini economici sia dal punto di vista della creatività e dell’originalità delle proposte. Secondo i dati della Publishers Association , il fatturato del mercato del libro (cartaceo e digitale) è di 3,6 miliardi di sterline (circa 4 miliardi di euro) con il settore bambini e ragazzi che ha registrato un aumento del 3% nel 2018. «Il settore oggi rappresenta circa un quarto del nostro mercato – continua Charlotte Eyre – e in questo momento i risultati migliori possiamo osservarli per i libri destinati alla fascia 8-12 anni e per la saggistica. È importante ricordare che il Regno Unito è noto a livello internazionale anche per essere il Paese di origine di molti dei più grandi autori di best seller del settore, da J.K. Rowling a Julia Donaldson. Tra i punti di debolezza, se così possiamo chiamarli, vorrei ricordare la sua ancora bassa copertura mediatica: oggi solo il 3% delle recensioni pubblicate su quotidiani e riviste infatti riguarda titoli del settore.

L’editoria britannica è da sempre conosciuta per essere poco incline a pubblicare titoli originariamente realizzati in altre lingue, ma egli ultimi anni si è assistito a un aumento progressivo dell’interesse degli editori inglesi per la produzione internazionale. Basta ricordare che nel 2018 il numero di titoli di narrativa tradotti da altre lingue sono aumentati del 5% rispetto al 2017. «Anche l’Italia gioca un ruolo di primaria importanza, grazie alla Bologna Children’s Book Fair, la più importante fiera di settore a livello mondiale. Vorrei in questo senso ricordare l’esperienza di Klaus Flugge, editore della casa editrice inglese Andersen Press, che è presente alla fiera di Bologna fin dalla sua prima edizione. La sua fedeltà è stata premiata nel 2013 con la cittadinanza onoraria conferita dal Comune di Bologna. A parte alcuni casi particolarmente fortunati, purtroppo è ancora basso il numero di diritti di titoli italiani acquistati dai colleghi britannici. Ma è proprio grazie a eventi come la Bookseller Children’s Conference che si possono aumentare le occasioni di confronto e di business tra le due editorie».

L'autore: Antonio Lolli

Redattore scientifico iscritto all'ordine degli ingegneri della provincia di Modena. Dopo la laurea in Ingegneria e l’esperienza di ricerca in ambito accademico svolta presso l’Università di Bologna, ho frequentato il master in editoria dell'Università Cattolica di Milano e ho lavorato diversi anni alla redazione del Giornale della libreria. Seguo il mondo editoriale nelle sue diverse sfaccettature, con particolare interesse per il confronto tra le realtà dei diversi Paesi del mondo e per le ultime novità dal punto di vista produttivo e tecnologico.

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