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Fiere e saloni

Il Gruppo Fedrigoni e l’innovazione nella produzione della carta

di Antonio Lolli notizia del 28 novembre 2019

Ricerca, scelta accurata dei materiali e attenzione all’ambiente. Queste sono alcune delle parole chiave che guidano l’attività del Gruppo Fedrigoni, nato come realtà familiare nel 1888 – lo stesso anno del nostro «Giornale della libreria» – e diventato  tra i maggiori player in Europa nella produzione e nella vendita di diverse tipologie di carte, in particolare di quelle ad alto valore aggiunto. Con circa tremila dipendenti in sedici stabilimenti tra Italia, Spagna, Brasile e Stati Uniti e 25 mila referenze in catalogo, il Gruppo vende e distribuisce in quasi 130 paesi nel mondo.

«Nonostante le crisi economiche e di settore – racconta Chiara Medioli, vice presidente del Gruppo Fedrigoni – abbiamo saputo ampliare il nostro raggio di azione e rinnovarci: un bel percorso che raramente ha avuto battute di arresto e che ci proietta verso un futuro sempre più internazionale con produzione fieramente italiana».

Fedrigoni parteciperà quest’anno a Più libri più liberi sia all’interno del Business Centre, sia con un evento sviluppato nell’ambito del programma professionale. Durante questo incontro, dal titolo Cultura materiale: la scrittura e il suo supporto e in programma mercoledì 4 dicembre alle 17:30 in Sala Aldus, ci si soffermerà sul ruolo che la scelta dei materiali ha nel catturare l’attenzione del lettore fin dal suo primo sguardo.
«Fedrigoni sarà in fiera per evidenziare quanto un prodotto-libro con contenuti di alto livello necessiti di una veste appropriata, sia in termini progettuali che nei materiali stessi – continua Chiara Medioli –. E proprio per i materiali utilizzati Fedrigoni  è il partner ideale per la ricca gamma proposta, sia nel settore editoria che nel packaging, oggi raccolta e rinnovata in un prodotto trasversale che è Arena».

Arena è la nuova gamma di carte naturali bianche e avoriate sviluppate dal Gruppo e disponibili in quattro tonalità, tre tipi di superficie e un numero elevato di grammature (da 70 a 580 g/m2). «Questo nuovo progetto – aggiunge – ha necessitato tanto lavoro da parte nostra. Il risultato amplia e razionalizza la scelta tra le nostre carte bianche e avorio, attualizzando le nuance e aumentando l’opacità, anche se diversi clienti in Nord Europa apprezzano per certi lavori una relativa trasparenza. Basta giocare sulle molte grammature a disposizione e ognuno trova quello che desidera».
Le cartiere Fedrigoni acquistano solo cellulosa da foreste aderenti al modello di certificazione forestale FSC®, oppure Controlled Wood. Oggi si può infatti affermare che il 90% della carta prodotta dal Gruppo è certificata FSC (CoC/Controlled Wood).
«Per Fedrigoni la tematica ambientale è sempre stata importante: è da oltre vent’anni che utilizziamo carte FSC e da tredici anni carte con contenuto di riciclo selezionato. Fra il 2002 e il 2012, abbiamo inoltre diminuito le emissioni di CO2 del 28%, nonostante nello stesso periodo la produzione cartaria sia aumentata del 60%. E infine la nostra grande sfida per il prossimo futuro: produrre con sempre meno acqua ed energia. Per quanto riguarda l’acqua, in vent’anni abbiamo dimezzato le quantità necessarie, a parità di qualità. Continuiamo su questa strada!»

 

L'autore: Antonio Lolli

Redattore scientifico iscritto all'ordine degli ingegneri della provincia di Modena. Dopo la laurea in Ingegneria e l’esperienza di ricerca in ambito accademico svolta presso l’Università di Bologna, ho frequentato il master in editoria dell'Università Cattolica di Milano e ho lavorato diversi anni alla redazione del Giornale della libreria. Seguo il mondo editoriale nelle sue diverse sfaccettature, con particolare interesse per il confronto tra le realtà dei diversi Paesi del mondo e per le ultime novità dal punto di vista produttivo e tecnologico.

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