Il 29 ottobre scorso è stata inaugurata la Nuvola, il Nuovo centro congressi di Roma firmato da Massimiliano Fuksas e situato nel quartiere dell’Eur. Come è noto, il nome deriva dalla caratteristica forma dell’auditorium, che dispone di 1.800 posti ed è sospeso all’interno di un edificio poligonale in acciaio e vetro, chiamato a sua volta Teca. Il complesso è completato dalla Lama, una struttura indipendente di 17 piani destinata a ospitare i congressisti, con un hotel, un ristorante e una spa. La Nuvola si trova a poca distanza dal Palazzo dei Congressi che ha ospitato tutte le edizioni di Più libri più liberi: l’ormai familiare edificio razionalista progettato da Adalberto Libera nel 1938 e che sarà la sede anche dell’edizione 2016 della kermesse. L’inaugurazione della Nuvola è stata però anche l’occasione per un’intervista a Più libri più liberi che tra poche settimane compirà i suoi 15 anni.
La Nuvola fluttua all'interno della Teca in acciaio e vetro
Come ti troveresti in questa nuova sede? In fondo ti dovresti spostare solo di poche centinaia di metri...
Ormai sono 15 anni che mi trovo al Palazzo dei Congressi e devo dire che sono abbastanza affezionata a questo luogo. Certo, quando all’inizio mi era stata proposta questa sede le perplessità e i timori erano molti, soprattutto legati alla zona di Roma in cui sarei andata a vivere. L’Eur è per i romani un luogo che si colloca in uno spazio-tempo ben diverso rispetto alla città! Poi con gli anni, crescendo, ho avuto modo di rendermi conto questo edificio di Libera – oltre a essere uno dei più belli dell’EUR – fosse anche adatto a ospitarmi e ad offrirmi un tetto. Il problema è che anno dopo anno sono cresciuta. E sono cresciuta a tal punto da non riuscire più a starci dento. Sto quasi per esplodere come nella scena finale di Zabriskie Point!
Quali sarebbero i vantaggi del trasloco?
Devo ammettere di non conoscerla ancora bene. Vista da qui mi sembra un edificio bellissimo, i marmi e la pietra sono diventati riflessi di luce e trasparenze. Mi sembra leggera. Il trasloco alla Nuvola mi spaventa ma sarebbe di sicuro un’esperienza nuova e coinvolgente. Un po’ come tornare piccola – anche se per una quindicenne può sembrare un’affermazione strana – e ricominciare di nuovo a crescere sotto una luce diversa. Ricominciare da capo avendo già alle spalle 15 anni. Chissà cosa avrebbe detto Alice! Mi hanno parlato di spazi molto più grandi! L’area destinata agli stand, per esempio, ha dimensioni molto maggiori di quella attuale: parlano addirittura di 9 mila metri quadrati. Il pavimento sarebbe un’elegante e sciccoso pavimento in legno d’acero. Potrei finalmente accontentare tutti gli editori che ogni anno si lamentano di avere uno stand troppo piccolo. E accontentare anche quelli che non riescono a partecipare perché non c’è più spazio a disposizione. Potremmo stare tutti un po’ più comodi!
Le stesse dimensioni dell’auditorium da una parte mi spaventano, dall’altra mi incuriosiscono molto. In questi quindici anni mi sarebbe piaciuto ospitare alcuni grandi incontri. E di cose importanti su cui parlare ce ne sarebbero state! Ma i 78 anni che si porta sulle spalle la mia casa attuale non me lo hanno mai permesso. Nella nuova sede potremmo disporre di una bellissima sala dentro a una nuvola, rivestita da 15 mila metri quadrati di candida fibra di vetro, in cui organizzare eventi molto più importanti di quelli che abbiamo potuto pensare e realizzare fino ad oggi. In fondo vedo da qui una Nuvola come un’occasione e un luogo in cui pensare in un modo diverso.
Se potessi trasferirmi alla Nuvola anche i visitatori – ne sono convinta – starebbero più comodi. In questi anni ho potuto vedere con i miei occhi l’affetto delle persone che sono venute, anche tutti gli anni, a trovarmi. Ma ho visto anche le file e le situazioni di caos che a volte si sono create. Alla Nuvola non ci sarebbero più file nei corridoi e nemmeno al bar per ordinare un panino o trovare un posto dove sedersi. Un visitatore felice nella Nuvola penso che sarebbe anche un lettore che può scegliere, in modo altrettanto felice, i libri da leggere.
Ma non hai paura?
Non mi sono ancora posta il problema di questa mia trasformazione. Vedevo solo, anno dopo anno, crescere un pochino per volta la Nuvola. Finché nelle settimane scorse mi hanno detto che era pronta. Forse per questo non ci ho ancora pensato. Se riuscissi però a spostarmi in uno spazio così grande, dovrei affrontare la possibilità di una mia potenziale crescita. Mi mancherebbero solo due anni per diventare maggiorenne. Questa sì che sarebbe una sfida davvero entusiasmante. Ho la sensazione che dopo 15 anni dovrei imparare a mettere da parte le mie paure e cominciare ad affrontare un percorso di maturità. Mi hanno comunque assicurato che resterò sempre la fiera dedicata ai piccoli e medi editori e nessuno potrà mai trasformare il motivo per cui mi hanno creato!
Un particolare dell'interno della struttura
Redattore scientifico iscritto all'ordine degli ingegneri della provincia di Modena. Dopo la laurea in Ingegneria e l’esperienza di ricerca in ambito accademico svolta presso l’Università di Bologna, ho frequentato il master in editoria dell'Università Cattolica di Milano e ho lavorato diversi anni alla redazione del Giornale della libreria. Seguo il mondo editoriale nelle sue diverse sfaccettature, con particolare interesse per il confronto tra le realtà dei diversi Paesi del mondo e per le ultime novità dal punto di vista produttivo e tecnologico.
Guarda tutti gli articoli scritti da Antonio Lolli