
Quando l’ex libraio
Hugh Howey scrisse ormai due anni fa la short novel
Wool non poteva certo immaginare che sarebbe diventata un caso editoriale da un milione di dollari (e 5.260 recensioni su Amazon.com, 2.200 su Goodreads!) dal quale Ridley Scott sta per trarre un film che, a sentire la stampa americana, promette già di sbancare i botteghini.
Ma soprattutto non poteva immaginare che con
Wool sarebbe diventato il
paradigma di un nuovo tipo di autore capace di autopubblicarsi (il racconto era in vendita a un dollaro su Amazon), promuoversi grazie ai lettori e al feedback della rete (Howey ha un profilo Facebook e Twitter su cui riceve quotidianamente consigli e critiche e in uno dei volumi della saga ha anche nascosto il suo numero di telefono che a volte qualche lettore chiama) e addirittura g
estire la vendita dei diritti per la realizzazione della sceneggiatura tratta dalla sua opera direttamente con Hollywood.
Eppure, vendere i diritti del suo romanzo al regista di Blade Runner non è stata l'ultima delle imprese di Hugh Howey. L'ultima, resa nota pochi giorni fa, è stata
passare alla pubblicazione cartacea con Simon & Schuster… senza rinunciare ai diritti sugli e-book.
Come è noto non sono molti gli autori capaci di ottenere dall’editore la gestione separata dei diritti di pubblicazione fisica e digitale, soprattutto se a chiedere questo tipo di accordo non sono grandi nomi affermati (celeberrimo il caso di JK Rowling) ma «matricole» del Parnaso letterario (ricordiamo i casi di
Bella Andre e
Colleen Hoover, che hanno entrambi venduto più di un milione di copie dei loro libri). Si tratta quindi di un accordo decisamente inusuale visto che sono pochi gli editori che vogliono rinunciare alla loro fetta dei crescenti profitti del mercato e-book: secondo i dati dell’
Association of American Publishers nei primi tre quadrimestri del 2012 le
vendite di e-book di non fiction per adulti sono cresciuti del 36% rispetto all’anno precedente, a fronte di una riduzione del 17% del mercato paperback e del 2,4% per l’hardcover.
Questo accordo ci dice molto sul nuovo peso che l’autore sta assumendo nel processo editoriale: non bisogna dimenticare infatti che
il 25% della lista dei best seller di Amazon.com nel 2012 era composta da autori autopubblicati e che nell’ultimo anno circa una sessantina di questi hanno concluso contratti con editori tradizionali.
Dopo avere rifiutato offerte milionarie per la cessione dei diritti Howey ha infatti preferito accettarne una più bassa ma che gli lasciasse mano libera per il digitale oltre che per il prequel a cui sta lavorando e che dovrebbe spiegare come nasce il
futuro distopico in cui sono intrappolati i protagonisti della saga costretti a vivere in una sorta di silos sotterraneo a causa dell’atmosfera tossica che ha reso inabitabile il nostro pianeta.
Nata come un racconto infatti, il successo presso i lettori ha convinto Howey a fare di
Wool una saga in cinque parti evidenziando ancora una volta quella
tendenza alla serializzazione che è propria di tanta narrativa contemporanea.
Nei prossimi giorni Simon & Schuster pubblicherà in simultanea la versione paperback (15 dollari, che andrà in distribuzione soprattutto presso la GdO) e quella hardcover (26 dollari) che andrà direttamente a competere con la versione digitale di Howley in vendita a 5,99 dollari. Simon & Schuster, che conta di riuscire a sfruttare l’effetto traino del film, punterà su un tour promozionale in 11 città e su una grande campagna di marketing mentre la
promozione digitale dei volumi stampati dall’editore sarà assegnata direttamente a Howey… che ha già dimostrato di saperci fare.