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Editori

Quando l'editoria corre per l'Oscar

di E. Refraschini notizia del 31 gennaio 2012

Cos’hanno in comune film come Niente di nuovo sul fronte occidentale (1939), Ben Hur (1959), Il padrino (1972), Balla coi lupi (1990) e The Millionaire (2008)? Sono solo una piccola frazione delle pellicole basate su opere letterarie che hanno vinto l’Oscar come Miglior film.
Le nomination agli Oscar di quest’anno sono state rese note qualche giorno fa e già si stanno disegnando alcuni trend importanti per il campo dell’editoria. Non soltanto i film tratti da libri sono moltissimi, ma hanno raccolto ben undici candidature nei premi più importanti e i tre quarti delle nomination per la categoria di Miglior film sono occupati da pellicole letterarie.
Vediamo in una rapida carrellata (è proprio il caso di dirlo) quali sono i film letterari candidati nelle categorie più importanti. The Girl with the Dragon Tattoo (prima opera della Millennium Trilogy di Larsson, pubblicata in Italia da Marsilio) è candidato per la Miglior cinematografia e per Miglior attrice protagonista (Rooney Mara, nel ruolo della hacker Lisbeth Salander). The help, dal romanzo di Kathryn Stockett recentemente pubblicato dalla Mondadori, è candidato come Miglior film, Miglior attrice protagonista (Viola Davis) e Miglior attrice non protagonista (per ben due volte). The descendants, dal libro di K. H. Hemmings, è candidato come Miglior film, Miglior attore protagonista (George Clooney) e Miglior regia (Alexander Payne). Anche Moneyball, film sportivo con Brad Pitt (Miglior attore protagonista) e uno dei favoriti per la statuetta di Miglior film, è tratto dall’omonimo libro di Michael Lewis. Altro film molto atteso è My week with Marilyn, che compare nelle categorie di Miglior attrice protagonista (Michelle Williams) e Attore non protagonista, tratto dal volume omonimo di Colin Clark. The Iron Lady, film su Margaret Tatcher tratto dalla biografia di John Campbell, si dice garantirà un Oscar a Maryl Streep come Miglior attrice protagonista. Extremely Loud and Incredibly Close, successo planetario di Jonathan Safran Foer (Molto forte, incredibilmente vicino, Guanda, 2005) è candidato a Miglior film e Miglior attore non protagonista.
Ma se c’è una sorpresa che ha reso davvero felici gli editori americani, è il grande successo dei libri per bambini e per giovani adulti. Hugo (per la regia di Sorsese) e War Horse (Steven Spielberg) si contendono la statuetta come Miglior film e cinematografia, adattati rispettivamente da La straordinaria invenzione di Hugo Cabret (Mondadori 2007) e dall’omonimo libro per ragazzi di Michael Murpurgo (Rizzoli 2011). Sembra siano stati snobbati, invece, l’altra fatica di Spielberg Le avventure di Tin Tin e l’ultimo capitolo della saga di Harry Potter, che nonostante sia stato il film con i più alti incassi del 2011 (1,3 miliardi di dollari nel mondo) ha ottenuto soltanto tre candidature.
Intanto, già cresce l’attenzione per i film letterari che usciranno nel corso di quest’anno: Lo Hobbit, per la regia del solito Peter Jackson, tratto dall’omonimo volume di Tolkien; Il grande Gatsby, con Leonardo DiCaprio; The Hunger Games (Mondadori), che si inserisce nel filone delle pellicole seriali in compagnia di Harry Potter e Twilight; e uno dei più anticipati, Anna Karenina, con Keira Knightley e Jude Law nei ruoli di Anna e Alexej e per la regia di Joe Wright.

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