L'Ipa (Intenational publishers association), l’organizzazione non governativa che rappresenta nel mondo l’editoria libraria e giornalistica, sta portando avanti una campagna di sensibilizzazione e tutela a favore del rispetto globale della libertà di stampa e lancia un grido di allarme sullo stato della libertà di espressione in Nigeria, Malesia e Arabia saudita.
Secondo gli osservatori Ipa, i tre paesi, pur avendo accettato le raccomandazioni diramate dall'associazione nel 2009 in risposta alle preoccupazioni dell'UN Human Rights Council, avrebbero ripreso la sistematica violazione della libertà di stampa e la pratica della censura.
Per quanto riguarda la Malesia sono state riscontrate numerose restrizioni alla libertà di espressione e di stampa come testimonia la lista di oltre 1.500 titoli censurati (tra gli altri anche il libro per illustrare ai più piccoli come nascono i bambini Where Did I Come From? di Peter Mayle e Liberty & Love. Courage to Reconcile Faith & Freedom della giornalista Irshad Manji’s Allah, fortemente impegnata nella critica di alcune pratiche dell'Islam, soprattutto i maltrattamenti inflitti alle donne) pubblicata sul sito governativo.
Diversa la situazione dell'Arabia saudita dove la legge non garantisce la libertà d'espressione e il metro con cui lo stato protegge i diritti umani è la conformità o meno delle varie istanze alla Sharia. La libertà di stampa è a sua volta sottoposta ad una legge ad hoc che include una lista di temi censurati, ma le limitazioni alla libertà di espressione includono anche il divieto de facto a entrare nel paese per gli attivisti dei diritti umani (in taluni casi si può arrivare fino all'arresto) e limitazioni alla libertà di associazione.
L'adozione della Sharia in nove regioni della Nigeria, nonostante questa entri in conflitto con la costituzione federale, ha portato alla censura preventiva di moltissime pubblicazioni mentre l'incolumità fisica dei giornalisti presenti nel paese spesso non è tutelata a causa degli scontri tra forze governative e non.
Di fronte a questa difficile situazione, l'Ipa ha richiamato i tre paesi a firmare e ratificare in tempi brevi International Covenant on Civil and Political Rights (ICCPR) come segnale dell'effettiva volontà di ripristinare il prima possivile il diritto fondamentale alla libertà di informazione.
Libertà di stampa nel 2013 (dal sito di Reporter senza frontiere)