Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Editori

Lettura... in vitro, al via la sperimentazione in cinque province italiane

di E. Vergine notizia del 17 luglio 2012

Il Centro per il libro e la lettura, in collaborazione con diversi enti locali e con il programma Nati per leggere ha dato l’avvio a un nuovo progetto: In vitro. Si tratta di un’iniziativa che mira a diffondere l’abitudine alla lettura presso i genitori, i bambini e additrittura i neonati avvalendosi della collaborazione di una figura di grande importanza nella vita delle famiglie: il pediatra.
In uno dei paesi europei in cui si legge di meno un programma del genere rappresenta un investimento concreto per cambiare una situazione ormai, purtroppo, endemica.Per invertire la rotta è necessario, come spiega ad Affaritaliani Flavia Cristiano, direttrice del Centro per il Libro, «coinvolgere istituzioni di governo, editori, biblioteche, librai, insegnanti, associazioni culturali e altri soggetti sociali insieme ai referenti provinciali attorno all’idea che allargare la base dei lettori è un’esigenza non più rimandabile».
Forse l’aspetto più interessante del progetto, la vera novità, è costituita dalla figura del pediatra. Infatti, come ha dischiarato il presidente del Centro per la salute del bambino, Giorgio Tamburini al «Corriere della Sera», questo è «un passo avanti importantissimo perché oggi troppo spesso l'aspetto culturale viene trascurato nella formazione del bambino. Invece ci sono numerose evidenze scientifiche, italiane e non, che dimostrano una cosa molto semplice: tenere in braccio i piccolissimi, leggere loro ad alta voce pagine di un libro, utilizzare sapientemente la voce per scandire le parole, stimola la formazione di nuove sinapsi strategiche che poi saranno fondamentali nel processo evolutivo». Non a caso si sta puntando molto sulla lettura ad alta voce anche ai neonati. Nati per leggere sta monitorando le famiglie da più di dieci anni e da tale osservazione è emerso che i bambini sottoposti a questo esperimento sono diventati adolescenti più curiosi, con voti più alti dei coetanei.
Il progetto In vitro dunque, che per il momento sarà adottato in via sperimentale in cinque diverse province italiane (Biella, Ravenna, Nuoro, Lecce e Siracusa) e nella regione Umbria, può contare su un finanziamento per la prima volta importante –2 milioni di euro devoluti dalla società Arcus Spa – che verranno investiti in attività di aggiornamento volte alla creazione di nuove figure professionali che opereranno in strutture dedicate con l’ausilio di specifici materiali divulgativi. E non mancheranno corsi di lettura ad alta voce per pediatri e genitori. Si calcola che, da gennaio 2013 verranno raggiunti circa 25 mila neonati e relative famiglie. In questo modo si spera di aumentare la base di lettori abituali in Italia.
Alla base della scarsa attitudine degli italianai alla lettura sono state ricondotte diverse cause. Sono numerosi gli studiosi e i ricercatori che hanno indagato la storia, anche molto antica, del nostro Paese per riuscire a dare una spiegazione di questo fenomeno e le motivazioni sono molteplici. Un modo diverso di arrivare in fondo alla questione potrebbe essere scoprire quali sono le cause che hanno invece spinto alla lettura i cosiddetti lettori forti, coloro quindi che leggono più di 12 libri l’anno. Senza bisogno di particolari indagini – sono una lettrice forte e molti dei miei amici con me – potrei rispondere senza esitare che la fascinazione per la letteratura è un qualcosa che si sviluppa fin dalla prima infanzia, quando non vedevo l’ora che venisse notte per ascoltare le storie che i miei genitori mi leggevano prima di dormire. Il desiderio di impararare a leggere è nato per me in età pre scolare, perché aspettare la sera per sapere come proseguivano le favole era una vera tortura.

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.