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Editori

L’editoria educativa ai tempi del digitale. Il caso Zanichelli

di Antonio Lolli notizia del 3 ottobre 2016

Il settore educativo negli ultimi anni ha registrato una rapida evoluzione, che ha portato a una vera e propria galassia di strumenti che gravita attorno al libro di testo tradizionale: tra piattaforme di e-learning, e-book, siti dedicati all’apprendimento e sistemi online per la verifica delle conoscenze, gli studenti e i docenti hanno a disposizione oggi un numero sempre maggiore di possibilità di scelta. Spesso si tratta di strumenti che consentono approcci molto più personalizzati rispetto al libro tradizionale. Possono per esempio accompagnare passo passo lo studente nella verifica delle proprie conoscenze o consentono al docente di organizzare in modo più funzionale esercitazioni e verifiche in classe. Abbiamo chiesto a Irene Enriques, direttore generale di Zanichelli Editore Spa di fare il punto sull’andamento di questo segmento editoriale.

Dal vostro punto di vista, quali sono i principali cambiamenti in atto nel settore educativo in Italia?
A livello di settore il fenomeno più rilevante è sicuramente quello della modifica dei canali di vendita. Quest’anno infatti credo che più della metà dei libri sarà venduta presso la grande distribuzione e Amazon. Si tratta di un processo in corso già da qualche anno ma che, data la sua notevole rapidità, ha portato a cambiamenti piuttosto dirompenti nella struttura del settore.
Sul piano editoriale, la componente digitale delle opere è una presenza ormai acquisita, oltre che obbligatoria per legge, anche se i dati che abbiamo a disposizione ci mostrano una realtà che si discosta dalle aspettative iniziali: per quanto riguarda il segmento e-book infatti l’utilizzo e l’attenzione da parte di studenti e docenti non sta crescendo così rapidamente.
Di certo è aumentato l’impegno nella produzione di materiali specifici per gli studenti con bisogni educativi speciali (BES), sia nei libri che nella parte digitale. Quasi tutti gli editori medio-grandi inoltre forniscono formazione ai docenti: una formazione che unisce aspetti della didattica alla conoscenza degli strumenti tecnologici. È sempre più evidente infatti che la tecnologia da sola non serve a molto, ma può essere di grande aiuto nello sviluppo della didattica delle competenze o nel soddisfare le esigenze degli studenti con bisogni educativi speciali.

Come si sta modificando l’attività di progettazione di un libro di testo a seguito dello sviluppo del digitale?
Dai dati che abbiamo a disposizione, possiamo affermare che il libro di testo cartaceo resta il punto di riferimento per lo studio e la didattica. È diventato però il centro di un’opera più ampia che comprende anche video, testi e mappe interattive. Alcuni di questi prodotti hanno una struttura che li rende veri software didattici e questo ha portato le case editrici a dotarsi internamente anche di una sempre meno piccola software house.

E così arriviamo ai siti dedicati all’apprendimento e alla valutazione delle competenze. Quali sono i loro principali obiettivi?
Zanichelli ha proposte diverse, con obiettivi specifici. Abbiamo piattaforme di tutoring, come per esempio Tutor di matematica. Ha due interfacce: una per lo studente e una per l’insegnante. La prima consente agli studenti di trovare un aiuto nello studio, grazie a esercizi modello e video di spiegazione. La seconda invece permette ai docenti di monitorare l’andamento della classe e di assegnare e analizzare più facilmente i compiti a casa. Il sistema propone una correzione passo passo degli esercizi assegnati e dà un quadro al docente sugli argomenti che sono stati compresi meglio dalla classe e su quelli che invece necessitano di ulteriori approfondimenti.
Abbiamo poi una piattaforma di test, ZTE, che nel corso dei suoi dieci anni di attività ha subito molte evoluzioni software. La piattaforma propone oggi circa 60 mila esercizi interattivi per 41 materie diverse (praticamente per ogni materia per la quale pubblichiamo libri). Nel corso dell’anno scolastico vengono svolti circa mezzo milione di esercizi alla settimana. Il picco quest’anno si è avuto il 15 giugno, prima della prova Invalsi di terza media, quando ben 25 mila utenti hanno utilizzato il sito per almeno 20 minuti, svolgendo complessivamente 1 milione e 300 mila esercizi. Passando alle piattaforme dedicate ai docenti possiamo menzionare Collezioni, con oltre 2 mila video realizzati o adattati dalla Zanichelli per più di 20 materie e Crea Verifiche, dove i docenti possono selezionare gli esercizi da una banca dati, rielaborarli e creare una versione ad alta leggibilità, adatta così alle esigenze di tutti gli studenti.
Possiamo menzionare anche il Museo Digitale, che è un ambiente on line legato a un libro di storia dell’arte per le scuole secondarie superiori. L’interfaccia per i docenti somiglia per certi versi a quella di Collezioni: è presente una galleria di 5 mila immagini ad alta definizione, ricercabili per parole chiave. I curatori hanno realizzato una catalogazione che permette ricerche più precise di quelle di un motore di ricerca generico.
Tra gli strumenti dedicati all’approfondimento di Zanichelli vorrei ricordare l’Aula di Scienze, l’Aula di Lettere e l’Aula di lingue. Si tratta di siti aggiornati mensilmente, con temi legati all’attualità che completano le conoscenze presenti nei libri di testo. L’Aula di Lingue ospita il blog “Benvenuti”, per gli stranieri che imparano l’italiano, che ha grande seguito a molti anni.

Come sta evolvendo l’attenzione dei docenti e degli studenti italiani verso questi prodotti e in quali materie di studio avete notato un maggiore interesse?
L’attenzione verso gli strumenti di ausilio allo studio è sicuramente in aumento, anche se ci sono differenze piuttosto marcate per tipologia di prodotto e per destinatario. Gli e-book per esempio non hanno ancora raggiunto il livello di utilizzo che ci saremmo aspettati, mentre le visite al nostro sistema di test  ZTE sono aumentate nell’ultimo anno del 50% ed è cresciuta anche la durata media della visita.
Dal nostro punto di vista, abbiamo constatato un maggiore utilizzo di questi strumenti per le materie scientifiche (in particolare matematica, chimica e fisica), ma è anche vero che questi sono i settori in cui la nostra casa editrice presenta le maggiori quote di mercato.

L'autore: Antonio Lolli

Redattore scientifico iscritto all'ordine degli ingegneri della provincia di Modena. Dopo la laurea in Ingegneria e l’esperienza di ricerca in ambito accademico svolta presso l’Università di Bologna, ho frequentato il master in editoria dell'Università Cattolica di Milano e ho lavorato diversi anni alla redazione del Giornale della libreria. Seguo il mondo editoriale nelle sue diverse sfaccettature, con particolare interesse per il confronto tra le realtà dei diversi Paesi del mondo e per le ultime novità dal punto di vista produttivo e tecnologico.

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