È alla Fenice di Venezia, con Le Baruffe di Goldoni – opera di Giorgio Battistelli diretta da Damiano Michieletto – che la casa editrice Marsilio ha celebrato i suoi sessant’anni, nel ricordo imperituro di Cesare De Michelis che nel 1969 ne assunse la direzione.

Un festeggiamento «come avrebbe voluto Cesare – racconta Emanuela Bassetti al Corriere del Veneto, vicepresidente Marsilio, presidente Marsilio Arte e moglie di De Michelis – che è stato un grande studioso di Goldoni. E come abbiamo fatto anche per i 50 anni».

La casa editrice, dal 2017 partecipata dal Gruppo Feltrinelli ma sempre fieramente indipendente, vanta un catalogo di 8 mila titoli che spazia dalla narrativa contemporanea e straniera ai cataloghi d’arte, passando per i classici, la saggistica d’attualità e le opere illustrate. E gode di ottima salute: nel 2021 ha registrato una crescita addirittura del 50%.

Moltissimi i libri preziosi pubblicati, tanti anche i successi di vendita. Dalla trilogia Millennium di Stieg Larsson, che Bassetti ricorda come momento migliore della casa editrice: «Intuizione e scelta dell’editor Francesca Varotto, fortemente appoggiata da Cesare, erano libri che altre case editrici avevano rifiutato... Più di cinque milioni di copie di Larsson sono state vendute in Italia, un successo enorme». Alla più recente Canzone di Achille.

«La festa di sabato alla Fenice ha avuto anche il valore simbolico di un passaggio generazionale» continua Bassetti. «Adesso in prima linea c’è la nuova generazione De Michelis e vogliamo celebrarlo: Luca figlio di Cesare amministratore delegato e Giulia figlia di Cesare, nel cda. La nuova generazione era già al lavoro da anni, ma è giusto festeggiarla pubblicamente».