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Editori

#JeSuisCharlie: la Federazione degli editori europei condanna l'attentato alla redazione di «Charlie Hebdo»

di Lorenza Biava notizia del 8 gennaio 2015

L'attentato di ieri alla redazione parigina del settimane «Charlie Hebdo» non ha lasciato indifferente il mondo del libro e in particolare chi di libertà di stampa e di lotta a qualsiasi forma di censura si occupa attivamente da sempre. Giunge oggi infatti la condanna di Pierre Dutilleul, da qualche mese alla guida della Federation of European Publishers (Fep): «Come tutti i miei colleghi, sono scioccato da questi barbari omicidi. Unitamente a tutti gli editori europei la Fep continuerà, ora più che mai, a denunciare qualsiasi attacco alla libertà di espressione che costituisce la base della nostra democrazia».
La nota ribadisce ancora una volta come l'omicidio dei vignettisti e dei membri della redazione del settimanale satirico sia stato un atto di estrema codardia perpetrato ai danni della società civile. 
Tra i più attivi organismi internazionali che vigilano sullo stato della censura nel mondo c'è anche l'Intenational Publishers Association che ogni anno promuove il premio Freedom to Publish. Il «Giornale della libreria» ha chiesto a José Borghino, Policy director di Ipa e responsabile del Freedom to Publish Prize, di fare il punto sulle azioni intraprese contro la libertà di stampa e di espressione nell'ultimo anno in un articolo che sarà pubblicato sul numero di febbraio. Quella che ne esce è una mappa sconcertante che ci parla di moltissimi Paesi, non ultimi quelli occidentali, dove la libertà di espressione di autori ed editori è costantemente minata e che vi proporremo in anteprima nei prossimi giorni.
Intanto rendiamo disponibile in forma gratuita l'articolo pubblicato sul «GdL» di gennaio, Dove finisce la libertà, che ricostruisce alcune zone «grigie» e parecchie vicende che nell'ultimo anno hanno limitato la libertà di stampa nel mondo. La base di partenza è l’ultimo rapporto di Freedom House, organizzazione non governativa statunitense che monitora annualmente i livelli dell’indipendenza editoriale e della libertà di stampa nel mondo.

L'autore: Lorenza Biava

Volevo fare l'astronauta, poi il dottore, ma un giorno di settembre ho iniziato a scrivere e la passione è diventata professione. Dalla cronaca di una città di provincia agli ultimi trend del mercato editoriale internazionale ho scritto e interpretato ben più di 50 sfumature di inchiostro (e di pixel!). Sono nerd per vocazione, amante delle serie TV e dei super eroi.

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