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Editori

Il settore ragazzi tra nuove proposte editoriali e pressanti sfide per il futuro. Il punto di vista di Luigi Brioschi

di Antonio Lolli notizia del 4 aprile 2016

Si apre oggi la 53° edizione della Children’s Book Fair di Bologna, in un momento in cui l’editoria per bambini e ragazzi si conferma essere uno dei settori trainanti dell’intero mercato editoriale.
Abbiamo quindi colto l’occasione per chiedere a Luigi Brioschi, Presidente di Guanda, di fare il punto sulle novità che la sua casa editrice propone nel settore e sulle prossime sfide che si dovranno affrontare nel 2016.

La sua casa editrice ha dedicato ai libri per ragazzi la collana Le gabbianelle ma è da sempre principalmente specializzata nella pubblicazione di titoli di poesia e di letteratura contemporanea. Com’è nata l’idea di tornare, con la novità di Paola Mastrocola, al settore ragazzi? Avete in programma di lavorare ad altri titoli del settore nei prossimi mesi?
Sì, Guanda pubblica narrativa letteraria, saggistica, poesia. Oltre a una collezione di classici italiani. Le Gabbianelle sono una collana dedicata a un genere, la favola, e non si dirigono esclusivamente al pubblico dei ragazzi, ma a un pubblico più ampio: dai bambini agli adulti. Sono libri tipicamente crossover, a cominciare dalle favole di Sepúlveda che alla collana hanno offerto il nome e hanno dato grandi successi. La collana in effetti non è il frutto di un’idea nata, come suol dirsi, a tavolino; si è costruita su un esempio (la prima favola di Sepúlveda) e sulle successive esperienze. Per quanto riguarda Paola Mastrocola, della quale uscirà a breve L’anno che non caddero le foglie, vorrei ricordare che alle Gabbianelle ha già regalato due successi: Che animale sei? Storia di una pennuta e E se covano i lupi.
                                                                       
Quali elementi pensa che i ragazzi cerchino in una storia per appassionarsi alla lettura?
Per ragioni anche comprensibili, un adulto può avere nell’acquisto e nella lettura varie motivazioni, non tutte legate alla pura fruizione dei contenuti. La mia impressione è che un ragazzo abbia, nelle scelte e nell’apprezzamento, meno mediazioni e punti direttamente e inflessibilmente alla qualità del testo, alla valenza narrativa. Ho visto centinaia, migliaia di giovanissimi, in questi anni, affollarsi attorno a Sepúlveda: magari non conoscevano la sua collocazione letteraria e la sua storia politica, ma in lui sapevano di poter trovare il creatore di storie capaci di incantarli.

Dal suo punto di vista, quali saranno le nuove sfide che l’editoria per ragazzi dovrà affrontare nel 2016?
L’editoria per ragazzi mi sembra oggi uno dei settori più vivaci e interessanti. I numeri mi pare crescano e, tra l’altro, nascono ovunque in Italia nuove librerie con questa vocazione, con questa specializzazione. La sfida può essere, per l’editoria per ragazzi, quella di dare un decisivo apporto nella battaglia per la crescita della lettura in Italia, attestata ancora a livelli alquanto bassi, specie in confronto ad altri paesi europei. È a quell’età che si gioca la partita, che si diventa o no lettori di libri.

L'autore: Antonio Lolli

Redattore scientifico iscritto all'ordine degli ingegneri della provincia di Modena. Dopo la laurea in Ingegneria e l’esperienza di ricerca in ambito accademico svolta presso l’Università di Bologna, ho frequentato il master in editoria dell'Università Cattolica di Milano e ho lavorato diversi anni alla redazione del Giornale della libreria. Seguo il mondo editoriale nelle sue diverse sfaccettature, con particolare interesse per il confronto tra le realtà dei diversi Paesi del mondo e per le ultime novità dal punto di vista produttivo e tecnologico.

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