Il 30 agosto del 2007 Goffredo Fofi pubblica su «Il Messaggero» un articolo intitolato Lunga vita al romanzo a fumetti , elogio e apologia della graphic novel, che concludeva così «Decisamente il graphic novel non ha nulla da invidiare alle arte arti, e sarebbe anzi giusto che accadesse il contrario». Ebbene sta accadendo il contrario.
I segnali? Due dei Premi letterati più importanti d’Europa, il Costa Award e il Booker Prize, per la prima volta hanno incluso i libri a fumetti tra le opere in concorso. E lo stesso «Washington Post», da quest’anno, ha aggiunto alle classifiche di narrativa e saggistica una top ten delle migliori graphic novel.
Sono eventi importanti che suggeriscono che qualcosa si sta muovendo in un comparto editoriale che in Italia è considerato ancora una nicchia, sebbene la qualità sia alta e i numeri in crescita. Sul numero di luglio/agosto del «Giornale della Libreria» abbiamo indagato una parte di questo settore e la seconda puntata uscirà a dicembre.
Ovviamente la notizia della nuova concorrenza delle graphic novel al Costa Award e al Booken non ha riscosso solo pareri positivi: su «la Repubblica» un articolo di Enrico Franceschini proprio su questo argomento riporta che «Antonia Byatt, vincitrice del Booker nel 1990 e per anni una giurata del premio, sostiene che romanzi e fumetti sono due forme artistiche entrambe meritevoli ma non comparabili, non si possono giudicare nella stessa categoria”». Eppure sembrano essere molti di più coloro che hanno salutato con favore la decisione a conferma di quello che 6 annni fa già sosteneva Fofi: il mondo della graphic novel ha evidenziato una vivacità, una creatività, una capacità di innovazione e di integrazione con le possibilità offerte dalle new technologies che la letteratura tradizionale non può non invidiarle.
Le due opere a fumetti finaliste per il Costa Award sono Days of the Bagnold Summer di Joff Winterhart, storia di un adolescente costretto a trascorrere l’estate con la propria madre, e Dotter of her father's eyes di Mary Talbot, sorta di biografia della figlia di James Joyce e autobiografia dell’autrice.