Hollywood si dà all’editing

Se «Forbes» facesse la classifica dei 10 editor più belli del mondo lui sarebbe probabilmente al primo posto. Non so a chi state pensando voi ma noi ci riferivamo a Johnny Depp. L’attore hollywoodiano ha infatti recentemente preso le redini della nuova attività editoriale di HarperCollins che si chiamerà Infinitum Nihil (Niente è per sempre) proprio come la casa di produzione cinematografica di proprietà del bel tenebroso.
I titoli che usciranno sotto quest’etichetta saranno, pare, eccentrici, particolari, autentici, scritti da autori noti come di esordienti. Tra questi sappiamo di una raccolta di racconti inediti di Bob Dylan che si intitolerà The Unraveled Tales of Bob Dylan a cura di Douglas Brinkley mentre è già fissata, per gennaio 2013, l’uscita di House of the Earth il romanzo del cantante folk Woody Guthrie.
L'impressione è che l'editore americano abbia qualche problema a far quadrare i conti e non manca chi ha accolto tiepidamente il progetto, bollandolo come una trovata commerciale che fa leva su impulsi che con quello alla lettura hanno ben poco a che fare.
Ad ogni modo diventare uno scrittore del catalogo di Depp potrebbe non essere un cattivo affare: per via dei suoi contatti col mondo del cinema si può immaginare che realizzare trasposizioni per il grande schermo delle proprie non sarà così difficile. Inoltre Depp non è nuovo a questo genere di operazione perché in passato ha acquistato più di una volta licenze per realizzare lungometraggi da libri che gli sono piaciuti o ha recitato in film che erano trasposizioni di opere note e meno note.
Il «Los Angeles Times» ne ha contati 18: a partire dal 1993 con Buon compleanno Mr. Grape, tratto dall’omonimo romanzo di Peter Hedges, al 2004 con Neverland, film sulla vita di James Matthew Barrie, autore di Peter Pan al più recente The Rum Diary, basato sul romanzo del giornalista rinnegato Hunter S. Thompson.
Se l’esperimento funzionerà chissà che la ricetta non venga importata anche in Italia e a quel punto quale attore si candiderà alla carriera di editor?