«Questa volta non si tratta di una mostra o una conferenza. Solo mi sembra il modo più semplice e diretto di far sapere alle persone cui immagino possa interessare che la mia collaborazione con Guanda terminerà a dicembre e che in questi giorni ho disegnato l'ultima copertina».
Inizia così la mail con la quale Guido Scarabottolo, storico copertinista dei volumi di Guanda e illustratore dal tratto inconfondibile, ha inviato ieri ad amici e addetti ai lavori.
La separazione, secondo quanto si apprende dal commento raccolto da Annarita Briganti su «Repubblica», non sarebbe stata consensuale: «Ho appreso la decisione del mio editore con un misto di tristezza e sollievo. Negli ultimi tempi il rapporto di lavoro era diventato faticoso. La crisi porta a scelte estreme. La copertina è il biglietto da visita del libro. Si inizia a innovare da lì».
Dopo 12 anni si chiude dunque la collaborazione con l'editor Luigi Brioschi, iniziata con la brillante cover per il libro di Jonathan Safran Foer, Ogni cosa è illuminata.
Rinnovando completamente l'immagine della casa editrice, Scarabottolo ha snellito e rivitalizzato il progetto originale di John Alcorn aveva iniziato a perdere di riconoscibilità in libreria, divenendo presto art director della casa editrice fondata a Modena da Ugo Guandalini, poi passata a Longanesi e quindi al Gruppo GeMS.
Nel futuro delle copertine Guanda non ci sarà più la mano di un singolo artista ma la progettazione di uno studio grafico.