
Ancora una volta
a salvare il mercato del libro sono i ragazzi. Se le performance del settore globalmente considerato hanno infatti disatteso nel 2014 le aspettative degli addetti ai lavori (l’anno si è infatti chiuso con un -3,8% a valore e un -6,5% a copie), i libri per bambini e ragazzi, secondo Nielsen, hanno retto – e bene – alla contrazione del giro d’affari.
Il 2014 dell’editoria per ragazzi si è infatti chiuso con un segno positivo e il segmento è cresciuto sia
a valore (
+5,7%) sia
a volume (
+2,7%). Altri segni incoraggianti arrivano dalla produzione che dopo il calo del 2013, quando IE – Informazioni editoriali aveva registrato una contrazione del -2,6%, torna a crescere e fa segnare un +5,5% (
qui tutti i dati completi).
«Secondo Nielsen a fare il mercato ragazzi sono
soprattutto i libri per i bambini dai sei ai nove anni, che pesano da soli per il 40,3% del fatturato,
e quelli della fascia zero-cinque anni (38,6%) – spiega
Francesca Archinto, coordinatore del gruppo ragazzi dell’Associazione italiana editori. – Proprio la fascia dei libri per bambini in età prescolare è quella che negli ultimi anni ha avuto una maggiore crescita, a mio avviso perché stiamo recuperando un gap accumulato negli anni passati, in rapporto agli altri Paesi».
Gli indici di lettura confermano che
bambini e ragazzi restano le fasce di popolazione dove la lettura è più forte. Rispetto alla media nazionale del 41,4%, infatti, tra i 6-10 anni ha letto almeno un libro il 44,6% degli intervistati, tra gli 11-14 anni il 53,5%, tra i 15-17 il 51,5%, tra i 18-19 il 51,7%.
«La consapevolezza dell’importanza di leggere è ormai radicata in tutti gli operatori – continua Archinto – . Le biblioteche promuovono sempre più la lettura nei primi anni di vita investendo risorse in spazi, idee, formazione del personale. Basti considerare l’adesione di queste al progetto Nati per leggere che, partendo dal basso, ha avuto una grande diffusione su tutto il territorio nazionale. Negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia al contrario delle scuole dell’obbligo,
il libro è ormai considerato uno strumento necessario alla crescita dell’infanzia. È vero, mancano le risorse, ma tale certezza riuscirà con il tempo a convincere anche le sfere più alte ad investire sulla presenza del libro nella scuola».
Uno dei canali più importanti per il libro per ragazzi resta la
libreria fisica. Secondo la stima dell’
Annuario Andersen le librerie specializzate nel settore ragazzi e quelle generaliste, indipendenti e di catena, con assortimenti significativi nel settore sono
oltre 600.
Per fidelizzare il cliente è sempre più necessario coinvolgere tutta la famiglie e così il settore bambini-ragazzi è sempre più diffuso nei punti vendita e con un’offerta e un numero di referenze che vanno ampliandosi.
La crescita dell’offerta – i titoli pubblicati nel 2014 sono stati 5.219 – ha imposto ai librai di
maturare una attenta preparazione al settore perché, come spiega
Teresa Porcella, co-fondatrice della libreria Cuccumeo di Firenze che
ha vinto lo scorso anno il Premio Roberto Denti alla libreria dell'anno per ragazzi, «se un adulto che entra in libreria spesso ha le idee chiare su cosa cerca, per quanto riguarda l’acquisto di libri per i bambini invece, i genitori tendono ad affidarsi al libraio e, non a caso, la domanda più frequente è proprio: “Cerco un libro adatto a un bambino di 3-4-5 anni”. È quindi fondamentale che il libraio conosca bene questo mercato editoriale».
Volevo fare l'astronauta, poi il dottore, ma un giorno di settembre ho iniziato a scrivere e la passione è diventata professione. Dalla cronaca di una città di provincia agli ultimi trend del mercato editoriale internazionale ho scritto e interpretato ben più di 50 sfumature di inchiostro (e di pixel!). Sono nerd per vocazione, amante delle serie TV e dei super eroi.
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