
In questi anni i generi letterari hanno subito un importante processo di sdoganamento. Di critica e di mercato. Abbiamo parlato
di giallo,
di rosa, di
fantascienza e di fantasy.
E l’horror?
Nel 165esimo anniversario della nascita di Bram Stoker (
grazie Google) in che stato di salute versa il genere dei brividi? L’horror ha i suoi grandi classici, da
Dracula appunto – che si sarebbe probabilmente piantato un paletto nel cuore se avesse conosciuto i suoi luccicanti nipotini di
Twilight – e in
Frankenstein, che se è vero che trova nella serialità televisiva molti cloni, tuttavia nessuno dei nuovi
«walking dead» si avvicina al dramma, alla profondità e alla tragica bellezza della creatura di Mary Shelley.
Ma anche nel XX secolo l’horror ha avuto i suoi pionieri.
Da M. R. James a
H. P. Lovercraft, entrambi traumatizzati dalla modernità e angosciati dai suoi fantasmi (è dalla razionalità portata al suo estremo che partono le visioni) al più vicino
Stephen King, la vena creativa del quale, purtroppo, pare essersi esaurita diversi romanzi fa. Eppure come dimenticare le atmosfere claustrofobiche di
Shining, l’incubo che travolge una normale famiglia americana? Per non parlare di
It, il «romanzo di formazione» nel terrore di un gruppo di giovani americani.
E oggi, chi sono gli interpreti del nuovo orrore? Da appassionata nostalgica ammetto la mia ignoranza rispetto alle ultime novità del genere.
«The Guardian» ha pubblicato un bell’articolo da cui abbiamo tratto spunto per parlare dell’argomento e che si interroga sullo stesso quesito. L’autore fa una lista di scrittori e opere a suo dire meritevoli di essere lette.
In ogni modo ad averci particolarmente colpito è la sua riflessione finale:
la nostra vita di tutti i giorni è talmente ricca di orrori che il genere ha a disposizione tutto il materiale necessario per permettere ai suoi interpreti di alzare un po’ il tiro delle storie. La crisi economica, le falle nel sistema capitalistico, il nostro mondo saturo di media in cui la verità si perde nell’ipertrofismo delle informazioni, i politici corrotti, il complottismo: eccoli i nuovi mostri. Angosce dalle quali si può partire per scavare nella coscienza umana alla ricerca dell’insensatezza dell’orrore.