«Al tempo delle piattaforme di streaming i personaggi hanno più visibilità, e ciò è solo un bene» racconta Veronica Di Lisio, direttore di divisione ed editoriale di Disney Libri per Giunti Editore. «Ma rispetto ad altri prodotti, il libro permette sia di approfondire dettagli che altrove rischiano di perdersi, sia la divagazione del pensiero, creando mondi alternativi, espansi. E storie extra-ordinarie, come mi piace definirle».
È la «nuova via» della transmedialità: dimensione esplorativa tradizionalmente cara a chi si occupa di prodotti editoriali per bambini e ragazzi, ma oggi portata a un nuovo livello dalla complessità e dalla densità del panorama mediale. Un panorama all’interno del quale il libro continua a ritagliarsi un ruolo di primo piano.
L’occasione per parlare, ancora una volta, di storie che si destreggiano tra forme e formati differenti ce la dà il lancio della collana A Twisted Tale, firmata da Disney Libri e portata in Italia da Giunti Editore, in libreria dal 13 aprile con i primi sei titoli. La collana sarà un collettore di storie che, a partire dai «classici» Disney, svilupperanno narrazioni diverse, partendo da un’evoluzione inattesa della trama: un twist, per l’appunto.
Ad essere approfonditi saranno i risvolti noir, misteriosi e talvolta cupi delle vicende che hanno reso celebri i film d’animazione del brand: un angolo visuale particolarmente attrattivo per il target young adult a cui i libri si rivolgono.
«C’è un forte processo di immedesimazione con i protagonisti, rappresentati in tutta la loro forza ma anche con tutte le loro debolezze» racconta Di Lisio. «Storie che fotografano bene l'evoluzione emotiva di personaggi che conosciamo dall'infanzia, coi quali abbiamo fatto amicizia o sognato, e che ora ritroviamo in una fase di cambiamento o di crescita, spesso sovrapponibile a quella dello stesso lettore, nei suoi momenti di trasformazione».
D’altronde, nell’ultimo periodo più che mai, Disney ci ha abituati a progetti che puntano a un target diverso da quello dei bambini: basti pensare al lancio della piattaforma di streaming Disney+ o, in campo più strettamente editoriale, a quello del marchio Hyperion Avenue. «Disney da sempre racconta storie che parlano a tutti» chiarisce Veronica Di Lisio. «La sfida è riuscire a trasferire un tale potere narrativo nella nostra produzione editoriale. Questo spiega il desiderio di allargare il bacino di riferimento, ma per farlo abbiamo bisogno di contenuti adatti».
Per esempio, continua Di Lisio, Marvel ha senz’altro aperto un mercato e tracciato una via: «La nostra sfida sarà quella di trasporre dei contenuti altrettanto spettacolari su carta. L'anno scorso abbiamo portato in classifica capolavori transgenerazionali come PaperDante, oppure Witch, che ha riportato in libreria, vent'anni dopo, ex lettrici adolescenti, ora giovani adulte, di quelle storie. In questa prospettiva siamo felici di avere nel nostro portfolio progetti come A Twisted Tales, in grado di evocare belle storie e stimolare la fantasia, attraverso la forma del romanzo, raggiungendo il pubblico di ogni età».
La crossmedialità è una caratteristica paradigmatica per i prodotti a marchio Disney «che dell’intrattenimento è leader assoluta, perché spazia dal cinema, alla tv, alle iniziative speciali, ai prodotti della grande distribuzione e, ovviamente, alle librerie» conclude Di Lisio commentando il progressivo ampliamento dei confini dell’immaginario di cui beneficiano oggigiorno i fruitori di contenuti. Nella prospettiva dell’editore «le forze messe in campo si sommano, si alimentano a vicenda e contribuiscono a creare curiosità e interesse verso la storia».
Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi sono responsabile del contenuto editoriale del Giornale della Libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
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