La rivoluzione nel mercato americano dei fumetti continua: Marvel esce dall’accordo che lo legava a Diamond per affidarsi ai servizi di Penguin Random House (Penguin Random House Publisher Services - PRHPS). Si tratta del secondo terremoto nel mondo dei fumetti dopo quello di un anno fa che aveva riguardato il secondo editore americano del settore, DC Comics. A giugno 2020 aveva interrotto la collaborazione con Diamond dopo 25 anni per unirsi a diversi distributori, incluso PRHPS per quanto concerne le librerie.
La partnership tra Marvel e PRHPS rappresenta qualcosa di più significativo rispetto a quanto avvenuto nel caso di DC, non solo perché Marvel è il principale editore americano di fumetti, ma per la natura stessa dell’accordo. A partire dal 1 ottobre, i prodotti Marvel (uscite singole, collane, graphic novel) verranno distribuiti in esclusiva da PRHPS nelle 2 mila fumetterie americane e in quelle di tutto il mondo, che si tratti di novità o prodotti di catalogo. La distribuzione avverrà inoltre senza diritto di resa,come è prassi per le fumetterie. Per quanto riguarda le librerie, invece, i prodotti Marvel continueranno a essere distribuiti da Hachette. Diamond, fino a un anno fa il più grande distributore di fumetti americano, ha perso così le prime due case editrici del settore e diventerà – perlomeno per quanto riguarda i prodotti Marvel – un grossista. Dovendo però rivolgersi a PRHPS, gli sconti che potrà proporre alle fumetterie saranno con ogni probabilità minori.
Si tratta a tutti gli effetti della fine di un’epoca (Marvel e Diamond collaboravano da quasi 40 anni) e dell’inizio di un periodo nel quale un numero crescente di attori si mostra interessato al fumetto. Jeff Abraham, presidente di PRHPS, oltre a esprimere soddisfazione per il traguardo raggiunto, in un comunicato ha definito «PRHPS interessato a nuovi investimenti nelle fumetterie» e prevede che la sinergia appena instaurata renderà ancora più facile raggiungere – e aumentare – i fan dell’universo Marvel in tutto il mondo. Le parole del presidente di Marvel Entertainment, Dan Buckley, si pongono sulla stessa scia: dopo aver ribadito la centralità delle fumetterie nel diffondere i contenuti dell’universo Marvel, individua in Penguin un partner che condivide la visione della sua casa editrice e si dice «emozionato all’idea delle opportunità che si profilano per artisti, negozi e fan». Penguin è uno dei più grandi gruppi editoriali al mondo, e tutto lascia pensare che non si fermerà qui: la sua area vendite ha da poco creato un team dedicato esclusivamente ai fumetti, con un occhio di riguardo alle fumetterie. È possibile che alla crisi di Diamond faccia seguito un riposizionamento di distributori ed editori, tanto nelle librerie quanto nelle fumetterie.
Questa vicenda rappresenta un segnale che va colto anche in Italia: che Penguin abbia investito così tanto nel fumetto nell’ultimo anno, strappando un accordo per la distribuzione con DC in libreria e con Marvel nelle fumetterie, è un'ulteriore conferma – se mai ce ne fosse bisogno – della dinamicità di un settore editoriale in fermento, che probabilmente si tende a sottostimare. Il peso delle fumetterie nella diffusione dei fumetti deve essere analizzato con maggiore attenzione. Delle indagini su questo campo potrebbero riservare delle gradite sorprese.
Dottorato in filosofia a Firenze, Master in editoria di Unimi, Aie e Fondazione Mondadori. Attualmente lavoro presso l'Ufficio studi Aie. Mi interessano i dati della filiera editoriale e le loro possibili interpretazioni.
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