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Distributori

Kobo punta sugli editori locali per offrire e-book e audiolibri in un unico abbonamento

di Bruno Giancarli notizia del 7 maggio 2021

Attenzione, controllare i dati.

Dopo i mesi turbolenti legati alla gestione della riapertura delle librerie, è arrivata una buona notizia per i lettori portoghesi: la canadese Rakuten Kobo e il principale gruppo editoriale del Paese, Leya, hanno stretto un accordo per rendere disponibili e-book e audiolibri con un unico abbonamento, creando la piattaforma Kobo Plus e_Leya. Si tratta del secondo Paese al mondo a prevedere una formula del genere dopo i Paesi Bassi, e del primo in cui Kobo si appoggia a un gruppo editoriale anziché a un distributore.

Sono 599 mila e-book e 94 mila audiolibri i titoli che Kobo mette a disposizione: di questi, 8 mila e-book e 700 contenuti audio sono in portoghese del Portogallo, ma il catalogo verrà ampliato mensilmente. Oltre agli audiolibri sono presenti podcast di testate e reti nazionali: tra gli altri, Público e RTP – il principale quotidiano e l’emittente televisiva pubblica portoghese. L’abbonamento prevede 30 giorni di prova gratuiti, trascorsi i quali è possibile scegliere fra tre opzioni: per i soli audiolibri o i soli e-book il costo è di 5,99 euro al mese, mentre l’accesso a tutti i contenuti è pari a 7,99 euro al mese.

Va sottolineato come la piattaforma non si limiti a distribuire opere del gruppo Leya ma ospiti anche titoli di altre case editrici: l’invito esplicito è anzi quello di approfittare della formula all-you-can-read per entrare in contatto con titoli che altrimenti non si sarebbe scelto di acquistare. Il discorso vale ovviamente anche dal lato dell’offerta: autori e opere meno conosciuti pubblicizzati possono trarre beneficio dall’essere resi disponibili in questa modalità. Più in generale, il CEO di Kobo Michael Tambyln ha ricordato come «la posta in gioco non sia la lotta tra e-book e libri stampati, o tra una casa editrice e l’altra, ma tra la lettura e i social network o le piattaforme di streaming, in un’epoca in cui il tempo da dedicare alla lettura va progressivamente erodendosi». L’ambizione, continua il direttore generale di Leya Pedro Sobral, è di sfruttare la propensione del pubblico portoghese per il consumo di contenuti audio per alzare gli indici di lettura. Secondo la sua tesi «le persone che iniziano a utilizzare gli audiolibri finiscono con l’interessarsi alla lettura».

L’esperimento olandese sembrerebbe dare ragione all’ottimismo delle due aziende. La formula dell’abbonamento sia a e-book sia ad audiolibri raggiunge un pubblico più ampio: stando a uno studio condotto da Kobo nei Paesi Bassi, il 60% degli abbonati non aveva mai acquistato un e-book à la carte nella piattaforma: a seguito della comparsa del servizio di abbonamento, inoltre, anche questo tipo di acquisti ha conosciuto una crescita a due cifre su base annuale. Anche il mercato italiano avvalora una tesi simile: il 13% degli abbonati ad Audible si dichiara non lettore. La scommessa è che la pandemia abbia reso anche il pubblico portoghese recettivo alle nuove forme di lettura.

Leya possiede un proprio studio di registrazione e sta cercando di stringere accordi con altre case editrici affinché producano nuovi audiolibri. Ogni contenuto audio, va segnalato, è accompagnato da un riassunto che possa introdurre all’ascolto, un po’ come una quarta di copertina: pur nel mutamento delle abitudini di lettura, rimane necessaria la professionalità prettamente editoriale che sta dietro la cura di ogni opera.

L'autore: Bruno Giancarli

Dottorato in filosofia a Firenze, Master in editoria di Unimi, Aie e Fondazione Mondadori. Attualmente lavoro presso l'Ufficio studi Aie. Mi interessano i dati della filiera editoriale e le loro possibili interpretazioni.

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