Il mondo dei videogiochi si sta evolvendo. E una delle strade che guidano il cambiamento punta in direzione della letteratura, dei suoi codici espressivi e dei suoi tempi di fruizione. Ne è un segnale il prossimo rilascio ufficiale di Walden (attualmente in versione alpha), un videogame di simulazione in prima persona che consente all’utente di impersonare Henry David Thoreau durante il suo esperimento di vita autosufficiente sulle sponde, per l’appunto, del lago Walden in Massachusetts orientale, Usa.
Il gioco, che costerà 19,99 dollari, è ispirato alla celeberrima opera Walden ovvero vita nei boschi che – pubblicata nel 1854 – racconta l’avventura del filosofo, scrittore e poeta statunitense durante i due anni, due mesi e due giorni (tra il 1845 e il 1847) trascorsi alla ricerca di un rapporto intimo con la natura e di veri valori da seguire, diversi dal semplice utile mercantile. Un libro diventato poi un simbolo, in particolare per gli autori della Beat Generation.
Lo «Smithsonian Magazine» lo ha definito «il gioco più improbabile del mondo». Per completarlo ci vorranno sei ore, comincia in estate e finisce un anno dopo, e i giocatori avranno la possibilità di costruire una baita, piantare fagioli, raccogliere cibo e tenersi coperti e riparati. Ammirando al contempo la bellezza del lago e dei boschi e la loro promessa di una vita sublime, al netto del soddisfacimento dei bisogni primari. L’incedere del videogame seguirà quello delle stagioni, ponendo di volta in volta sfide diverse per la sopravvivenza e invitando i giocatori a raccogliere punte di freccia e lanciare canne da pesca, immersi nei suoni della natura ricostruiti sulle descrizioni dello stesso Thoreau.
Lo scopo del gioco? Apparentemente nessuno, se non quello di esplorare, guardarsi attorno e compiere ogni azione utile e tenere in vita il proprio personaggio, in un perfetto bilanciamento tra contemplazione e lavoro manuale.
Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi coordino il Giornale della libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
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