Si chiama
365Typefaces ed è un
archivio digitale di caratteri tipografici che ha dimora su Instagram. Ha aperto i battenti alla fine del 2018 e per i primi 365 giorni ha metodicamente pubblicato un font al giorno: fatto e finito oppure ancora in lavorazione. Poi la periodicità delle condivisioni si è progressivamente rilassata in favore di un più acuto
lavoro di selezione e ricerca. Ma senza smarrire lo scopo fondativo del progetto:
promuovere e presentare caratteri tipografici contemporanei e sperimentali, realizzati da designer indipendenti (professionisti e non) e dalle più innovative fonderie digitali oggi sulla scena.

L’account è di proprietà di
Andrea Biggio, un graphic designer ventisettenne la cui identità professionale arriva dalla passione per i graffiti e si è forgiata passando per calligrafia e tipografia prima di approdare al vero e proprio
type design. L’idea di iniziare questa raccolta su Instagram – come racconta in
un’intervista – gli è venuta quando, fresco laureato, ha immaginato di rispondere una volta per tutte alle
moltissime richieste di supporto nella scelta di font ricevute durante gli anni dell’università.

Al passare del tempo – e all’infittirsi della raccolta – 365Typefaces è diventato qualcosa di più: un repository di centinaia di caratteri indipendenti accuratamente selezionati, ma anche un’ottima vetrina di visibilità per i designer emergenti e un punto di contatto tra chi progetta e chi cerca questo tipo di prodotto.
In pieno stile Instagram, non mancano
i contest e le sfide tematiche: come
#365TChallenge che, lanciata lo scorso dicembre, invitava i designer a creare
un alfabeto ispirato alle forme del suono.

Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi coordino il Giornale della libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
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