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Curiosità

Un editore ha pagato a un influencer (non lettore!) la crociera più costosa e chiacchierata di TikTok

di Alessandra Rotondo notizia del 18 gennaio 2024

Se leggendo il titolo di questo articolo avete pensato a Una cosa divertente che non farò mai più, bene, siete in ottima compagnia. Con qualche doverosa precisazione. L’inviato non è David Foster Wallace, né Harper’s è la rivista committente. Ma dì mezzo c’è una crociera extralusso, quello sì: la Ultimate World Cruise di Royal Caribean, salpata da Miami, Florida, il 10 dicembre scorso. Dove tornerà ad attraccare il 10 settembre 2024.

Non una crociera qualunque, ma la crociera «definitiva»: 274 notti di navigazione, 60 Paesi toccati e un costo per l'intera tratta che parte da 53.999 dollari a persona per arrivare ai 117.599. Per la sua durata, per l’esborso, per il tipo di pubblico che un’offerta simile è in grado di intercettare, la Ultimate World Cruise ha attirato pesantemente l’attenzione del web, diventando virale in particolare su TikTok.

I passeggeri hanno iniziato subito a documentare il viaggio, mostrando le loro cabine e raccontando la vita di bordo, non sempre rosea. Alcuni utenti, per esempio, hanno cominciato ad accusare la Royal Caribean di aver instaurato un «sistema di caste» e di trattare gli ospiti con grandi disparità, favorendo la creazione di «cricche di privilegiati».

Il 12 dicembre il tiktoker Marc Sebastian (più di un milione e mezzo di follower) ha pubblicato un video in cui implorava i produttori di reality show affinché mandassero una troupe sulla nave da crociera, offrendosi lui stesso di salire a bordo per «causare il caos, creare scompiglio e filmare tutto».

A cogliere la sua richiesta, però, non è stata una società di produzione.  Il 28 dicembre Sebastian ha annunciato su TikTok che sarebbe salito davvero a bordo, raccontando come un «marchio molto inaspettato e interessante» lo avesse contattato offrendogli un contratto di collaborazione che lo avrebbe portato in crociera per 18 notti.

Il marchio in questione è la casa editrice Atria Books, divisione del gruppo Simon & Schuster. «Quando Sebastian ha lanciato l'appello abbiamo colto al volo l'opportunità di far parte di questo momento virale» ha raccontato l’editore a Business Insider. «Speriamo che vedere Marc, che normalmente non è un lettore, prendere in mano un libro in tempo reale, possa ispirare tante altre persone a iniziare a leggere».

Il tiktoker si è imbarcato una decina di giorni fa in Alaska. Precedentemente aveva chiesto al suo pubblico quale libro portare con sé tra gli 8 titoli ricevuti da Atria,: You made a fool of death with your beauty di Akwaeke Emezi, Glossy di Marisa Meltzer (l'unica scelta di saggistica), The last one di Will Dean, Anxious people di Fredrik Backman, The charm offensive di Alison Cochrun, The other black girl di Zakiya Dalila Harris, None of this is true di Lisa Jewell e Camp zero di Michelle Min Sterling, precisando che non essendo un lettore ne avrebbe portato solo uno.

La scelta è ricaduta su The last one di Will Dean, un thriller apocalittico ambientato su una nave da crociera dove la protagonista, imbarcatasi il giorno prima con il nuovo compagno, si accorge al mattino di essere rimasta l’unica persona a bordo di una nave fantasma.

Scaramanzia a parte, la domanda che sorge spontanea è: quanto può essere efficace finanziare un influencer che per sua stessa ammissione non è lettore (il tratto di crociera scelto costa più di 7.000 dollari, non si sa se siano stati previsti altri compensi) per promuovere un libro? Un influencer, peraltro, i cui temi non toccano neanche tangenzialmente l’ambito della lettura? Sul social che ha visto nascere #BookTok e sospingere in cima alle classifiche più di un titolo ci si aspettava forse che un’operazione simile venisse fatta con creator più in target.

O forse Atria vuole solo sparigliare le carte e promuovere su una nave «da sogno» la storia di una crociera «da incubo», suggerendo che sogni e incubi, quando si sta su un palazzo fastoso in mezzo al mare, possono sorprendentemente coincidere. Ed ecco allora che il pensiero va di nuovo a Una cosa divertente che non farò mai più.

L'autore: Alessandra Rotondo

Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi sono responsabile del contenuto editoriale del Giornale della Libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.

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