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Curiosità

Le 12 copertine più belle del 2014 secondo il «New York Times»

di E. Vergine notizia del 16 dicembre 2014

Il 2014 si avvia verso la conclusione ed è tempo di bilanci e di classifiche. Nel periodo degli acquisti natalizi quante saranno le persone che sceglieranno i libri da regalare ai propri cari in una libreria tradizionale e quanti si affideranno ad uno store on line?
Da sempre fondamentali per attirare l’attenzione del cliente indeciso, le copertine rimangono il primo biglietto da visita dei volumi a scaffale, mentre in rete vengono sostituite dalle recensioni e dai like sui social network. Eppure anche quest’anno il «New York Times» ha deciso di selezionare le copertine più belle dell’anno, una scelta che vi riproponiamo volentieri.

Never Love a Gambler, Keith Ridgway
Progetto grafico di Rachel Adam



Silence Once Begun, Jesse Ball
Progetto grafico di Peter Mendelsund


Into the War, Italo Calvino (L'entrata in guerra, Einaudi 1954)
Progetto grafico di Peter Mendelsund e Oliver Munday


Colorless Tsukuru Tazaki and his Years of Pilgrimage, Haruki Murakami (L'incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio, Einaudi) 
Progetto grafico di Chip Kidd

The Silent History, Eli Horowitz, Matthew Derby e Kevin Moffett 
Progetto grafico di Oliver Munday

Area X — The Southern Reach Trilogy — Annihilation, Authority, and Acceptance, Jeff Vandermeer
Progetto grafico di Rodrigo Corral e Tyler Comrie

All Our Names, Dinaw Mengestu
Progetto grafico di Isabel Urbina Peña

  

A Girl is a Half-Formed Thing, Eimear McBride 
Progetto grafico di W. H. Chong

The Third Plate — Field Notes on The Future of Food, Dan Barber
Progetto grafico di Gabriele Wilson

Can’t and Won’t, Lydia Davis
Progetto grafico di Charlotte Strick

American Fun, John Beckman
Progetto grafico di Pablo Delcan

Your Face in Mine, Jess Row
Progetto grafico di Oliver Munday

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