HarperCollins, uno dei big five americani e tra gli editori di varia più importanti a livello internazionale, ha annunciato alla Buchmesse l’incremento della propria presenza nel mercato tedesco con la nascita
di HarperCollins Germania che si affianca alla divisione teutonica di Harlequin.
L’idea è quella di lanciare i primi 50 titoli entro l’autunno 2015 appoggiandosi sul know how consolidato di Harlequin che da 12 anni è presente nel mercato tedesco e sperimentare titoli e soluzioni innovativa per entrare nel cuore dei lettori tedeschi (che non a caso sono tra i più «forti» d’Europa).
Questo almeno è l’approccio con cui
Brain Murray, Ceo di HarperCollins,
ha presentato la cosa durante la Fiera del libro di Francoforte. Sentire parlare di sperimentazioni, nuove proposte e idee da testare non è ciò che necessariamente ci si aspetterebbe dal presidente del secondo più importate gruppo editoriale di varia del mondo, ma sicuramente ci aiuta a ricordare che, in un mondo editoriale dove a le parole «innovazione» e «sperimentazione» sono spesso in bocca a startupper e guru della disintermediazione, gli editori tradizionali non stanno sulla soglia ad aspettare.