La società giapponese Terrada Music Score ha annunciato il rilascio di un nuovo lettore elettronico di spartiti. Il prototipo del dispositivo – che si chiama GVIDO in onore a Giudo d’Arezzo, ideatore della moderna notazione musicale – è stato presentato durante l’edizione 2016 (la cinquantesima) del Marché international du disque et de l’édition musicale (MIDEM). La convention – il più grande e importante appuntamento dell’industria musicale e dei suoi lavoratori – si è tenuta come di consueto a Cannes, dal 3 al 6 giugno.

Utilizzando un doppio foglio di carta elettronica (la tecnologia scelta è Mobius, un display flessibile che estende ai grandi formati le potenzialità dell’e-ink), GVIDO – 13,3 pollici di ampiezza e una natura «bivalve» – simula per struttura quanto per leggerezza le fattezze di uno spartito tradizionale. Inoltre, grazie al basso dispendio energetico dell’e-paper, garantisce anche lunghi tempi di utilizzo.
Entrambi gli schermi supportano l’uso della penna digitale Wacom, con la quale è possibile fare annotazioni direttamente sullo spartito, che possono essere poi salvate assieme al documento originale. I file vengono archiviati sul dispositivo, che ha una memoria interna di 8 Gb espandibile con MicroSD e supporta il formato Pdf.

Il device, inoltre, è dotato di Wi-Fi e Bluetooth: questo consentirà agli utenti – oltre che di ricevere, inviare, scambiare, trasferire da un supporto a un altro i documenti con grande facilità – di acquistare gli spartiti direttamente dalle piattaforme digitali che vorranno, in futuro, metterli in vendita.

L'autore: Alessandra Rotondo

Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi coordino il Giornale della libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.

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