
Oggi 5 novembre esce per la prima volta
Origami, un grande foglio ripiegato in A4, nuovo concept di settimanale proposto da «La Stampa».
Ogni giovedì in edicola Origami si concentrerà su un tema unico per ciascuna uscita, fornendo approfondimento e intrattenimento ludico ai suoi lettori. Sì, perché la pubblicazione è concepita come
un grosso foglio da esplorare seguendo le tracce delle piegature: «prima la copertina, grande come un foglio A4, poi le due pagine centrali, poi si apre ancora e si leggono le quattro pagine centrali, infine si apre in tutta la sua estensione come un poster». La carta è svedese e a prova di piega; le firme sono tre per numero e promettono di essere le migliori rispetto all’argomento della settimana: non necessariamente giornalistiche, ma di esperti, vicini al cuore del tema affrontato; il costo è di 1,50 euro.
Un progetto in controtendenza rispetto alle evoluzioni che ci si aspettano dalla digitalizzazione della stampa e del giornalismo? Forse. Ma se da un lato è vero che l’informazione – per stare al passo con le
rinnovate abitudini di fruizione degli utenti e per
vincere la guerra dell’attenzione – deve diventare
sempre più rapida, competitiva e possibilmente gratuita, è altrettanto vero che gli elementi di gamification, così come risultano vincenti nel coinvolgere gli utenti di un sito o di un servizio on line, potrebbero rivelarsi efficaci e fidelizzanti anche per un prodotto fisico.
Il confronto, come al solito, non dovrebbe essere tra carta e digitale: ma tra modi vecchi e nuovi di concepire e realizzare un’idea. E conferire una forte identità (visiva e concettuale) a un prodotto,
introdurre elementi ludici che sostengano quelli informativi e attribuirgli un valore monetario che ne suggerisca uno intrinseco è forse meno «tradizionale» di quanto l’utilizzo della carta svedese possa suggerire.
Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi sono responsabile del contenuto editoriale del Giornale della Libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
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