Sta facendo il giro del mondo l’iniziativa di una scuola del Milwaukee che ha deciso di celebrare febbraio, il black history month, omaggiando i simboli e i personaggi della cultura nera americana.
L’idea è partita dagli stessi studenti, di un’età compresa tra i 10 e gli 11 anni, durante un book club: all’inizio i ragazzi hanno provato a rifare le copertine dei libri che leggevano, diventando protagonisti loro stessi, immedesimandosi con pose e costumi. Con l’inizio di febbraio, però, su suggerimento di alcuni professori, la classe ha deciso di continuare il progetto in un omaggio specificatamente indirizzato alla cultura black.
Entro la fine di questo mese, i ragazzi avranno reinterpretato 30 tra copertine di libri, cd e fotografie iconiche in cui i protagonisti sono artisti e personaggi pubblici riconosciuti da tutti. Si tratta di un modo più diretto per far partecipare attivamente i ragazzi alla storia e al senso collettivo, in un approccio più incisivo rispetto a leggere un libro sull’argomento.
Insieme a questa iniziativa, i professori hanno lanciato il motto «Representation is the key»: la maggior parte della classe è composta da ragazzi di colore e diventa fondamentale per loro potersi identificare con personaggi positivi che hanno fatto la storia della nazione, come nel caso di Malcom X, Assata Shakur, Stevie Wonder o Michelle Obama.
«Credo che sia estremamente importante per gli studenti conoscere e abbracciare la propria cultura» ha raccontato a
People Terrance Sims Jr., professore alla Milwaukee College Prep School. «La black history è da sempre essenziale per me, ma come educatore diventa una parte cruciale del mio lavoro. Ogni giorno
insegno ai miei studenti ad amare la loro pelle e la loro storia personale».
Tra le prime copertine ricreate, quelle di tre biografie diventate iconiche per la black history americana: The autobiography of Malcom X di Alex Haley, pubblicato nel 1965; la storia dell’attivista e rivoluzionaria Assata scritta dalla stessa Shakur nel 1987; e il recentissimo Becoming, memoir di Michelle Obama diventato best seller in tutto il mondo nel 2018.
Tra gli altri libri scelti dagli studenti, alcuni hanno come protagonisti proprio ragazzini di colore in cui gli studenti possono facilmente identificarsi: The skin I’m in di Sharon G. Flake, ormai considerato un classico della letteratura black, pubblicato nel 1998; The hate you give di Angie Thomas, caso editoriale di questi anni, e Dear Martin di Nic Stone, entrambi romanzi che mettono al centro un problema molto sentito come quello dell’abuso di potere da parte della polizia americana.
Laureata in Filologia, mi sono poi specializzata e ho lavorato in comunicazione, approdando infine al Master in Editoria della Fondazione Mondadori. Oggi mi occupo di editoria digitale e accessibilità in Fondazione LIA, e collaboro col Giornale della libreria. Sono interessata a tutto ciò che è comunicazione della cultura, nuovi media, e mi affascinano gli aspetti più pop e innovativi del mondo del libro.
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