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Biblioteche

Trenta milioni in acquisto di libri per le biblioteche italiane

di Samuele Cafasso notizia del 5 ottobre 2020

Trenta milioni di euro in acquisto di libri divisi per 4.786 biblioteche su tutto il territorio nazionale, con la Lombardia che dovrebbe fare da capofila (il condizionale è d’obbligo fino a quando non saranno presentate le rendicontazioni) con quasi 7,5 milioni di acquisti divisi tra 1.160 sedi.

A partire dal primo ottobre, le biblioteche beneficiarie del contributo a sostegno dell’editoria e che potevano quindi procedere con gli acquisti fin dalla fine di agosto, possono iniziare il caricamento delle fatture delle librerie, in maniera da ottenere poi il rimborso dallo Stato. Ma intanto, sulla base dell’elenco dei beneficiari pubblicato il 20 agosto, è possibile fare un primo bilancio di una delle principali misure assunte dal governo per il sostegno del settore editoriale colpito dal lockdown e dall’epidemia. È una misura che sta funzionando? E cosa ci dice del panorama bibliotecario nazionale?

Secondo Rosa Maiello, presidente dell’Associazione italiana biblioteche (AIB) che, insieme all’Associazione italiana editori (AIE) e l’Associazione librai italiani (ALI) ha chiesto e ottenuto da Governo e Parlamento un pacchetto di misure a sostegno del settore che comprende anche gli acquisti di libri da parte delle biblioteche, «hanno partecipato grossi sistemi bibliotecari ma anche piccole biblioteche. La distribuzione delle domande e quindi del finanziamento è abbastanza omogenea sul territorio e questa cosa è prossima ad essere un miracolo se pensiamo che nei Comuni d’Italia ci sono livelli di attenzione e cura molto diversi per le biblioteche: c’è chi le chiude, chi vuole potenziarne ma non ha le risorse, chi può investire».


I dati aggregati per Regione (dati di autorizzazione di spesa, poi bisognerà vedere se questi soldi saranno effettivamente utilizzati), ci dicono in effetti che tutti i territori hanno partecipato, ma con livelli di investimento molto diversi e che riflettono, in una certa misura, l’offerta bibliotecaria attuale. Se la Lombardia fa la parte del leone con un quarto della spesa complessiva (7,5 milioni), seguita da Veneto (3,2) e Piemonte (2,6) per trovare la prima Regione del Centro-Sud-Isole bisogna arrivare al quinto posto della Sardegna, con quasi due milioni assegnati, seguita dal Lazio (1,7). Sopra il milione anche la Sicilia (1,1), mentre la pur popolosa Campania si ferma a poco meno di 800 mila euro assegnati.

Al di là della distribuzione geografica, Maiello dà un giudizio positivo sulla misura anche per la capacità di «dare ossigeno a un mercato in difficoltà immediatamente, favorendo la collaborazione tra biblioteche e librerie per la promozione della lettura sui territori. Il meccanismo di regolamento e bando è stato ben congegnato per superare le rigidità delle gare al massimo ribasso e valorizzare i servizi di prossimità». Normalmente, infatti, per i loro acquisti le biblioteche fanno affidamento alle agenzie commissionarie, ottenendo i libri a sconto sul prezzo di copertina. In questo caso, essendo la ragione esplicita della misura quella di favorire le librerie del territorio, i volumi vengono acquistati a prezzo pieno da quest’ultime, in numero minimo di tre librerie per ogni biblioteca. «Ci auguriamo che questo bando possa essere replicato anche per chi non ha potuto partecipare alla prima chiamata visti i tempi stretti e nonostante le opportune proroghe» spiega Rosa Maiello. Allo stesso tempo, la natura particolare del finanziamento lo rende un meccanismo di acquisto straordinario, non replicabile in tempi ordinari.

Per quanto riguarda la selezione delle librerie, soprattutto i sistemi bibliotecari più grandi, una volta ottenuto il via libera agli acquisti, si sono orientati per un avviso pubblico con il quale raccogliere le manifestazioni d’interesse da parte delle librerie. È stato il caso, ad esempio, del Comune di Milano le cui 25 biblioteche hanno ottenuto un finanziamento complessivo pari a circa 200 mila euro che sarà speso in 49 librerie dell’area metropolitana. «Ci hanno risposto in 57, ma non tutti erano in possesso dei requisiti previsti dal decreto. Abbiamo avuto cura di coinvolgere le associazioni di categoria come ALI, LIM (Librerie indipendenti Milano) e l’Unione del Commercio, in modo da ottenere la più ampia risposta e, proprio nell’ottica di aiutare il settore in sofferenza, questi libri verranno acquistati al prezzo di copertina» spiega Stefano Parise, dirigente responsabile dell’Area biblioteche del Comune. «I bibliotecari hanno già inoltrato gli ordini, confido che a ottobre i libri inizio ad arrivare e a metà di novembre mi auguro di poter già pagare». «Ci si poteva limitare a dare un bonus alle librerie – continua Parise – scegliere invece, per una volta, di destinare gli acquisti alle biblioteche pubbliche è stato opportuno. Il Covid ha falciato anche i bilanci comunali, le biblioteche sono in sofferenza, far arrivare libri nuovi è assolutamente positivo».

Altro discorso, conclude Maiello, è affermare che questa misura segni un cambio di passo nell’atteggiamento della politica nei confronti delle biblioteche e del loro ruolo nella promozione culturale sul territorio, cosa che ancora, sostiene la presidente di AIB, non è. «Quando il governo pensa al sostegno degli istituti culturali, pensa soprattutto ai musei, raramente alle biblioteche. In questo caso le biblioteche sono state usate come veicolo per ottenere l’obiettivo principale del sostegno al mercato, ma quando parliamo di information literacy, di digitalizzazione del patrimonio, di fondi per il funzionamento delle strutture, non riusciamo a farci capire. Siamo considerati contenitori di materiali antichi e preziosi, ma siamo anche molto altro e questo non è tenuto ancora abbastanza in considerazione».

L'autore: Samuele Cafasso

Sono nato a Genova e vivo a Milano. Giornalista, già addetto stampa di Marsilio editori e oggi di AIE, ho scritto per Il Secolo XIX, La Stampa, Internazionale, Domani, Pagina99, Wired, Style, Lettera43, The Vision. Ho pubblicato «Figli dell’arcobaleno» per Donzelli editore. Quando non scrivo, leggo. O nuoto.

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