I lettori che prendono in prestito e-book dalle biblioteche acquistano moltissimi libri digitali, anzi, secondo un nuovo studio, la frequenza e la quantità dei loro acquisti sono in aumento.
Un sondaggio on line su 75.000 utenti di biblioteca condotta dalla piattaforma di prestito bibliotecario della biblioteca di Cleveland, Overdrive, e dall’American Library Association ha rilevato che
coloro che prendevano in prestito e-book acquistavano anche circa 3 libri (cartacei o digitali)
al mese. Inoltre, il 44% degli intervistati ha riferito che i loro acquisti di contenuti digitali erano aumentati nel corso dei sei mesi precedenti il sondaggio.
Lo studio conferma le rilevazioni condotte all’inizio di quest’anno dal progetto
Pew Internet and American Life project che affermava che, tra coloro che si avvalevano di servizi di prestito digitale, il 41% acquistava l’ultimo libro che aveva letto. La morale?
Il prestito digitale incoraggia i lettori a sperimentare nuovi autori, generi e argomenti, il che è positivo per l’intero sistema editoriale.Tuttavia
gli editori americani si sono mostrati poco ricettivi nel lavorare con le biblioteche per favorire il prestito digitale: si pensi solo a Macmillan e
Simon & Shuster, due dei maggiori gruppi editoriali statunitensi, che ad oggi non vendono alle biblioteche i loro e-book. Anche se, almeno da parte di
Macmillan, recentemente si sono avuti dei segnali di apertura che però non si sono ancora concretizzati. Per quanto riguarda gli altri «big» dell’editoria americana
Random House vende alle biblioteche i suoi e-book a un prezzo più alto di quello di vendita al pubblico,
HarperCollins lo fa con la clausola che ogni copia digitale può essere presa in prestito 26 volte dopodiché scatta l’obbligo di acquisto, mentre
Penguin e Hachette stanno sperimentando i loro rispettivi tentativi di prestito bibliotecario.La preoccupazione degli editori è evidente: temono che, dando ai lettori la possibilità di scaricare gratuitamente i loro e-book, nessuno li comprerà più, cannibalizzando il loro business. E tuttavia le ricerche fatte finora dimostrano il contrario. Tra gli altri risultati emersi dal sondaggio di Overdrive e dell’American Library Association spicca che:
-il
57% dei partecipanti ha citato la l
ibreria come fonte primaria di scoperta dei libri
-il
53% prenderebbe in considerazione
l’
acquisto di libri scoperti sul sito della biblioteca
-il
35% ha acquistato e-book o libri cartacei dopo aver letto le copie disponibili gratuitamente in biblioteca