Pochi giorni fa, l'
American Institute of Architects (AIA) e l'
American Library Association (ALA) hanno proclamato i vincitori dell’
AIA/ALA Library Building Awards 2017, un premio annuale istituito con l’obiettivo di incoraggiare e riconoscere le eccellenze architettoniche nell’ambito del design delle biblioteche.
L’iniziativa, che presta attenzione all’evoluzione del ruolo dell’ecosistema bibliotecario nella società e che si sofferma sulla capacità che spazi e strutture mettono in campo per
soddisfare i bisogni della comunità di riferimento, valuta ogni tipo di biblioteca deputata alla pubblica lettura, con qualche postilla. Al momento della candidatura l’edificio, completato non prima del 2012, deve essere già adibito alla sua funzione; può trovarsi in qualunque Paese del mondo, ma l’architetto che l’ha progettato
deve essere abilitato alla professione negli Stati Uniti; possono essere ugualmente candidati progetti per la costruzione
ex novo, ristrutturazioni, conversioni a uso biblioteca, rifacimento degli interni e rinnovamento di strutture già esistenti.
Gli edifici premiati quest’anno, oltre che per la loro estetica sorprendete, sono stati scelti per l’attenzione all’ambiente e all’ecologia e per il loro design multifunzionale, capace di incontrare le esigenze di diverse tipologie di utenti.
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Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi coordino il Giornale della libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
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