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Biblioteche

Le biblioteche Pirelli: dove i libri entrano in fabbrica

di Antonio Lolli notizia del 5 luglio 2016

Una storia che parla di condivisione e di legame con il territorio. Di libri e di capacità di aggregazione. Dall’esperienza della biblioteca aziendale dello stabilimento di Settimo Torinese alla nascita di quella di Bicocca in concomitanza di #ioleggoperché – quest'anno focalizzata sullo sviluppo di due importanti infrastrutture culturali: le biblioteche aziendali e quelle scolastiche – fino all’idea di aprire una terza biblioteca nella sede di Bollate. L’azienda Pirelli, che ha ormai superato i 140 anni di attività, ha avuto da sempre un’attenzione particolare alla crescita culturale dei suoi dipendenti e ha attivato diverse tipologie di servizi per rendere l’ambiente di lavoro sempre più ricco di stimoli e di opportunità. I numeri sono davvero importanti: 1.200 dipendenti a Settimo Torinese, 1.600 in Bicocca e circa 400 a Bollate.

Per questi motivi iniziamo proprio con Pirelli un percorso che ha l'obiettivo di puntare la lente di ingrandimento verso le esperienze più innovative sviluppate nell'ambito delle biblioteche aziendali e in quelle scolastiche. Un percorso, in realtà, già partito idealmente con l'intervista ad Antonio Calabrò, responsabile del Gruppo cultura di Confindustria, vicepresidente di Assolombarda e consigliere delegato della Fondazione Pirelli, pubblicata nel numero di maggio del «Giornale della libreria».

«Per ricostruire brevemente il percorso che ha portato la Pirelli al raggiungimento dei traguardi di oggi – spiega Roberto Forresu, Responsabile delle Relazioni industriali – dobbiamo tornare agli anni ’60, quando la collaborazione tra azienda e lavoratori ha portato alla nascita della prima biblioteca nello stabilimento di Settimo Torinese, che faceva parte della serie di attività culturali organizzate dagli iscritti al circolo aziendale, il Cral Pirelli. Nel 2009 con l’avvio di un progetto di rivitalizzazione e riorganizzazione delle  produzione abbiamo deciso di creare il Polo tecnologico di  Settimo Torinese di riunire in un’unica struttura due produzioni che prima erano localizzate a una decina di chilometri di distanza: quella degli pneumatici per veicoli industriali e quella per il car tradizionale. Il progetto industriale prevedeva l’investimento in tecnologie innovative per la produzione degli pneumatici Car e la presenza di un centro di ricerca. La realizzazione è stata affidata a Renzo Piano e ha portato alla realizzazione anche della famosa “spina”, una struttura che comprende al suo interno uffici, laboratori e aree destinate ad attività sociali ivi compresa la Biblioteca a disposizione dei nostri dipendenti e del Cral».
Non di sola tecnologia vive un’azienda. Per questo motivo Pirelli ha dato da sempre una particolare attenzione all’adeguamento e all’aggiornamento delle competenze dei propri dipendenti. La biblioteca oggi conta circa 6.500 volumi di varia natura, dalla cultura generale alla narrativa, con una sezione destinata ai materiali audio-video (più di cinque volumi per ogni dipendente).


                                                    

La storia della biblioteca di Settimo Torinese però si è arricchita, di recente, di ulteriori traguardi.
«Abbiamo fortemente voluto la riconversione della biblioteca – continua Roberto Forresu – con l’obiettivo di darle un’impronta più moderna e più legata al territorio. Per questo motivo il Cral ha raggiunto un accordo con la biblioteca civica Archimede di Settimo Torinese che ha permesso alla biblioteca Pirelli di diventare la prima biblioteca privata a entrare nel circuito di un sistema bibliotecario metropolitano. Grazie a questa collaborazione si è andato ad arricchire notevolmente il patrimonio culturale accessibile ai nostri dipendenti, che possono così avere a disposizione i 110 mila volumi, le 220 riviste, i 14 quotidiani, i 4500 film e documentari in Dvd, i 4mila Cd musicali e i 400 audiolibri, che costituiscono il patrimonio della biblioteca comunale Archimede». 
Ma non è finita qui. Ai dipendenti è data la possibilità di accedere all’intero patrimonio dello Sbam, il Sistema bibliotecario dell’area metropolitana torinese, costituito da circa 1,5 milioni di libri. È  possibile iscriversi allo Sbam direttamente alla biblioteca aziendale e ritirare e restituire libri, Cd e Dvd nella biblioteca più comoda facente parte del Sistema.
L’adesione all’utilizzo della biblioteca da parte dei dipendenti, che presentano spesso interessi comuni anche dal punto di vista culturale, è alta. L’obiettivo per la biblioteca di Settimo Torinese è quello di incrementare il numero di materiali digitali disponibili, visto che ad oggi i materiali cartacei rappresentano la parte maggiormente rilevante.

«Vogliamo segnalare però importanti novità anche per le altre due sedi – aggiunge Donatella De Vita, responsabile delle attività di training e welfare della Pirelli – . La sede di Bicocca avrà presto una biblioteca, che sarà inaugurata durante la settimana di #ioleggoperché (22-30 ottobre 2016) e anche per lo stabilimento di Bollate è prevista a breve la nascita di una biblioteca. A Bicocca, inoltre, tre anni fa abbiamo deciso di far nascere una community di lettori, guidata da Giuseppe Aloe, finalista al Premio Strega nel 2012. La comunità di lettura comprende 25 colleghi che si ritrovano ogni ultimo lunedì del mese per discutere di un libro, scelto ogni volta a rotazione.
La realtà di Bicocca, costituita prevalentemente da uffici, è più adatta alla realizzazione di progetti come questo rispetto alla fabbrica di Settimo Torinese caratterizzata invece dalla frequente presenza dei turni di lavoro. La community, denominata PBook, nel corso di questi tre anni ha organizzato anche incontri con autori come Maurizio Di Giovanni, Alessandro Bergonzoni e Gianrico Carofiglio, aperti a tutti i colleghi della Bicocca, che hanno portato a una partecipazione di 100-200 persone a evento».

Pirelli dall’anno scorso aderisce a #ioleggoperché, la campagna di promozione del libro e della lettura organizzata dall’AIE, sotto gli auspici del Centro per il libro e la lettura del MiBACT (Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo), in collaborazione con ALI (Associazione Librai Italiani – Confcommercio), AIB (Associazione Italiana Biblioteche) e Confindustria  Gruppo tematico Cultura. Come abbiamo già avuto modo di anticipare, l'edizione 2016 si focalizza sullo sviluppo di attività di promozione e creazione di biblioteche aziendali e scolastiche, in un Paese che, secondo dati Istat, ha il 38% dei dirigenti e degli imprenditori che non ha mai preso in mano un libro nell'ultimo anno.
«Anche quest’anno Pirelli collabora con l’iniziativa – conclude Donatella De Vita –  e, come ho già anticipato, ha scelto di inaugurare la biblioteca proprio in sua concomitanza. Per scegliere i titoli da rendere disponibili, abbiamo chiesto alla nostra community di stilare la lista dei mille libri che non possono mancare e che costituiranno il primo nucleo della biblioteca. In prima battuta abbiamo pensato di iniziare con due mila titoli, alcuni dei quali anche in versione inglese, data la cospicua presenza di colleghi stranieri in azienda. L'obiettivo finale è quello di arrivare progressivamente ad avere un patrimonio di circa 6.700 pezzi totali nei prossimi anni. La biblioteca avrà anche uno spazio chiamato Sala di consultazione e di lettura con anche la presenza di pubblicazioni a marchio Pirelli».

La costante attività di Pirelli a sostegno della crescita dei propri dipendenti la rende un importante progetto pilota che porta a un connubio tra tradizione e innovazione, tra sviluppo tecnico e attenzione alle tematiche sociali. Perché, come ricorda Roberto Forresu, l’obiettivo non è solo quello di lavorare sull’infrastruttura tecnologica ma anche, e soprattutto, sul capitale umano.

L'autore: Antonio Lolli

Redattore scientifico iscritto all'ordine degli ingegneri della provincia di Modena. Dopo la laurea in Ingegneria e l’esperienza di ricerca in ambito accademico svolta presso l’Università di Bologna, ho frequentato il master in editoria dell'Università Cattolica di Milano e ho lavorato diversi anni alla redazione del Giornale della libreria. Seguo il mondo editoriale nelle sue diverse sfaccettature, con particolare interesse per il confronto tra le realtà dei diversi Paesi del mondo e per le ultime novità dal punto di vista produttivo e tecnologico.

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