Le biblioteche continuano però a essere considerate un veicolo fondamentale per raggiungere in modo più diffuso i lettori. Secondo i partecipanti all’evento, infatti, un rapporto efficace con le biblioteche consente all’editore di aumentare le vendite di libri, in particolare nel lungo periodo. Vista la situazione in cui si trovano le biblioteche inglesi – nel corso dell’anno infatti ben 106 realtà hanno chiuso nel Paese – a dicembre 2015, il Chartered Institute of Library and Information Professionals (CILIP), la più importante associazione professionale di bibliotecari britannici, aveva lanciato la campagna My Library By Right, con l’obiettivo di sensibilizzare il governo sulla percezione delle biblioteche come soggetti di diritto pubblico.
E in Italia? Anche nel nostro Paese i fondi destinati alla cultura, spesso sottoposti a ingenti tagli, rappresentano un argomento particolarmente delicato. All’inizio di gennaio comunque il Ministero dei beni e delle attività culturali ha approvato il programma triennale di interventi che prevede 300 milioni di euro in più per il patrimonio culturale. Di questi, 22 milioni saranno destinati alle biblioteche di conservazione, come la Biblioteca Centrale di Firenze e la Biblioteca Palatina di Parma.
Redattore scientifico iscritto all'ordine degli ingegneri della provincia di Modena. Dopo la laurea in Ingegneria e l’esperienza di ricerca in ambito accademico svolta presso l’Università di Bologna, ho frequentato il master in editoria dell'Università Cattolica di Milano e ho lavorato diversi anni alla redazione del Giornale della libreria. Seguo il mondo editoriale nelle sue diverse sfaccettature, con particolare interesse per il confronto tra le realtà dei diversi Paesi del mondo e per le ultime novità dal punto di vista produttivo e tecnologico.
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