La Comunità autonoma di Madrid ha stanziato otto milioni di euro affinché la sua infrastruttura bibliotecaria ampli la propria collezione rivolgendosi alle piccole e medie librerie della regione. È stabilito in un accordo quadro – pioniere in Spagna – presentato dal Governo alla fine dell’anno, che si propone di facilitare la partecipazione dei piccoli e medi esercizi commerciali agli appalti pubblici nel rispetto del principio della libera concorrenza sancito dalle normative europee e nazionali.
Il fondo sarà erogato in rate annuali da due milioni di euro, per un totale di otto milioni in quattro anni. Dello stanziamento di 2 milioni, 1,6 sono destinati agli acquisiti di libri per adulti: dalla narrativa, alla saggistica, alla manualistica pratica e professionale («fino a coprire tutti i rami della conoscenza tecnico-scientifica» si legge nel comunicato del Governo). I restanti 400 mila euro saranno dedicati ai libri per bambini e ragazzi, sempre ripartiti tra «literatura de creación» e «libros de conocimiento». Parte del fondo potrà essere ugualmente impiegato nell’acquisto di titoli in lingua e di manuali per l’apprendimento linguistico.
Tenendo conto dei prezzi medi di copertina, con 2 milioni di euro le biblioteche della Comunità autonoma di Madrid potranno incrementare la loro collezione, nel complesso, di circa 157 mila volumi l'anno.
Ottanta sono le librerie della regione individuate dall’accordo come beneficiarie del fondo: poiché appartenenti alla categoria delle piccole e medie superfici ma anche per criteri di eleggibilità complementari diversi, primo tra tutti quello della sostenibilità ambientale. Le 80 librerie presso le quali le biblioteche di Madrid faranno acquisti nei prossimi quattro anni, infatti, oltre a dover utilizzare imballaggi e soluzioni eco-responsabili, devono avere sede in un raggio di 50 chilometri da uno qualsiasi dei centri di destinazione dei titoli.
Ogni libreria designata accoglierà, grazie al fondo, un volume di acquisti pari a circa 25 mila euro l’anno.
L’infrastruttura che andrà a dividersi i titoli comprati nelle piccole e medie librerie con gli 8 milioni stanziati comprende le 15 biblioteche di pubblica lettura della Comunità di Madrid (oggi ciascuna ha una collezione di circa 100 mila volumi); la Biblioteca Regional de Madrid (biblioteca «di conservazione», con sede nella capitale); la rete Bibliobus con i suoi 13 veicoli; quella del Bibliometro (con 6 punti di prestito in altrettante stazioni della metropolitana) e il servizio di Telelibreria, dedicato al prestito a domicilio per le persone ultrasettantenni o con disabilità.
Anche in Italia una delle strade imboccate dalle istituzioni per sostenere la filiera del libro – fuori e dentro la pandemia – è passata per la valorizzazione del rapporto tra biblioteche e librerie e dal loro legame con il territorio. La misura adottata a casa nostra ha ampiezza nazionale e un sistema di finanziamento legato alla logica del rimborso, meno centralizzato del modello madrileno (che, vale la pena ricordarlo, ha come perimetro d’azione l’autonomia regionale). Trenta i milioni di euro stanziati, da ripartirsi negli acquisti delle 4.786 biblioteche dello stivale.
Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi coordino il Giornale della libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
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